E se dai gusci del pistacchio si potessero estrarre nuovi alimenti e addirittura cosmetici? L’ipotesi non è infondata. Lo dimostra la tesi di laurea della giovane neo dottoressa Melania Leanza, redatta con il coordinamento dalla prof. Vera Muccilli del Dipartimento di Scienze chimiche dell’Università di Catania, con la collaborazione del prof. Corrado Tringali e del dott. Nunzio Cardullo. Nella tesi viene sviluppato uno studio pubblicato anche dalla rivista scientifica “Resources”. «Negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso gli scarti dell’industria agro-alimentare – afferma la dott. Leanza – la mia tesi e il focus della pubblicazione scientifica vogliono mostrare per la prima volta come valorizzare i gusci del pistacchio di Bronte e trasformarli in nuovi ingredienti utili a produrre integratori alimentari o sostanze per l’industria cosmetica, della nutrizione e farmaceutica». A Bronte, vengono prodotte circa 1.000 tonnellate di pistacchio, ma viene utilizzato solo il frutto. Il resto viene scartato. «Lo studio – continua la dottoressa Leanza – pubblicato dal Laboratorio di Composti naturali bioattivi del Dipartimento di Scienze chimiche dell’Università di Catania ha avuto come obiettivo la messa a punto di una procedura di estrazione dei componenti bioattivi dai gusci di pistacchio, il frazionamento, l’analisi dei polifenoli e la valutazione del potere antiossidante come capacità di ridurre lo stress ossidativo».
«Il lavoro pubblicato propone una procedura di estrazione semplice, facilmente riproducibile condotta tenendo conto delle più moderne tecniche di estrazione basate su processi eco-sostenibili. I polifenoli sono stati analizzati e caratterizzati mediante l’utilizzo combinato di tecniche spettroscopiche avanzate quali la spettrometria di massa e la risonanza magnetica nucleare. Questo – continua – ha consentito di ottenere frazioni con un elevato potere antiossidante che potrebbero essere utilizzate per la produzione di nuovi prototipi alimentari, mangimistici, nutraceutici, cosmetici o farmaceutici di elevata qualità, più sostenibili e più efficaci rispetto ai prodotti di riferimento oggi in commercio». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 21-01-2022