Il 2013 rischia di diventare ancora più difficile per le lavoratrici tessili di Bronte. Lo denuncia la Cgil della zona Etna nord ovest che nei locali della pinacoteca del Real Collegio Capizzi, ha organizzato un incontro, cui hanno partecipato il responsabile zonale Gino Mavica, il componente della segreteria provinciale della categoria, Angelo Lopes, ed il segretario provinciale della Filctem – Cgil Beppe daquila. Durante l’incontro Mavica ha chiaramente fatto capire che “in assenza di ripresa produttiva, tutte le 200 lavoratrici del gruppo “Brontejeans”, ed oltre la metà circa della ex “Tagli e confezioni”, saranno prive di qualsiasi sostegno al reddito, con ripercussioni per la boccheggiante economia locale”. Nonostante ciò qualche speranza si continua a coltivare: “Durante l’incontro – ha continuato Mavica – svolto all’Ufficio provinciale del Lavoro con la direzione del gruppo Brontejeans, alla presenza della dirigente Marinella Licciardello, oltre al pagamento di tutte le spettanze pregresse, è emersa la possibilità di riprendere la commessa del marchio Jacob”. La Cgil si augura che ciò accada, ma considera la piccola boccata di ossigeno che ne deriverà una goccia nell’oceano rispetto all’attuale crisi lavorativa.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 09-12-2012