Nell’anno in cui si festeggia il settecentenario della morte di Dante Alighieri, la scuola media Castiglione di Bronte ha voluto chiedere dei chiarimenti ai luminari dell’Accademia della Crusca di Firenze, che ha benevolmente accettato l’invito rivolto dagli alunni della II L. Così il professor Rosario Coluccia, accademico della Crusca e professore emerito di Lingua Italiana, uno tra i maggiori studiosi dell’opera dantesca, autore di oltre duecento pubblicazioni sulla storia della lingua italiana, ha avuto un incontro con gli alunni di una classe. L’iniziativa, è stata collaterale al “Dantedì”, la giornata dedicata in tutta Italia al sommo poeta, che a Bronte si è svolta, a causa del Covid, dopo la giornata dedicata a Dante, in collegamento via internet, e sotto la supervisione della professoressa Laura Marullo. Gli alunni della classe, hanno realizzato una piacevole intervista con il professore, in collegamento on line, in cui hanno chiesto diverse cose sul grande Dante, sulle origini della lingua italiana, sulla Divina Commedia e soprattutto sull’Accademia della Crusca e sulla sua attività dedita alla conoscenza e all’approfondimento continuo della nostra lingua.
Il professore ha risposto ai tanti quesiti degli alunni, spiegando inoltre come una parola viene inserita nel vocabolario e soprattutto quanto sia importante studiare e coltivare la lingua italiana, usandola come strumento di affermazione personale e professionale. Molti di questi temi saranno riportati su un giornalino della scuola, nell’ambito del progetto nazionale “Giornale di classe”. Soddisfazione è stata espressa per quanto fatto, dalla dirigente Maria Magaraci. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 14-04-2021