La sentenza emessa dal Giudice del Tribunale di Bronte Giorgio Marino è stata chiara, ma la querelle fra il “Consorzio siciliano manifatturiero” della cittadina etnea e la Diesel continua. E questo non per i già noti ricorsi alla sentenza presentati da entrambi i contendenti, ma perché la Diesel fino ad oggi non ha mostrato la volontà di rispettare la sentenza, ed a settembre ci sono centinaia di lavoratori che attendono la ripresa. Per questo il Consorzio brontese minaccia di denunciare penalmente la Diesel, rea a dire dell’azionista di riferimento della Bronte Jeans, Franco Catania, di non aver ottemperato a quanto disposto dal Giudice: “Abbiamo già dato mandato ai nostri legali – afferma Catania – di verificare la possibilità di denunciare penalmente la Diesel perché non sta rispettando la sentenza del giudice di Bronte. Gli avvocati ci hanno confermato che la legge obbliga la Diesel a restituire le commesse e stiamo riflettendo sulla possibilità di ricorrere al Tribunale penale. Riflettiamo perché noi cerchiamo quel dialogo che fino ad oggi è stato negato dalla società veneta, ma di fronte al perpetrarsi di questo atteggiamento saremo costretti a procedere a salvaguardia dei nostri investimenti e soprattutto dei lavoratori che a settembre, e quindi fra 15 giorni, si aspettano di riprendere il lavoro con normalità”. Ricordiamo che il giudice a seguito del ricorso presentato dalle aziende di Bronte, dopo il taglio delle commesse da parte della Diesel del 70%, aveva ordinato alla società vicentina di mantenere il medesimo numero di commesse da effettuare alle condizioni di sempre, ovvero non meno di 890 mila capi di jeans l’anno e per almeno 5 anni. A questo punto, come è noto, entrambi i contendenti hanno presentato ricorso: i veneti perché credono di poter ribaltare la sentenza, i siciliani perché ritengono che la Diesel possa liberarsi dei contratti non in 5, ma in 10 anni. “Ad affiancare la Diesel nel ricorso – continua Franco Catania – c’è anche l’associazione veneta degli industriali. Una manifestazione di forza che dobbiamo fronteggiare anche con l’aiuto delle organizzazioni sindacali che, come hanno fatto con il primo ricorso, devono essere al nostro fianco anche adesso”. I sindacati, infatti, nel giugno scorso hanno presentato un “Atto di intervento adesivo ad adiuvandum” a sostegno delle tesi dibattute dal consorzio tessile. “Siamo pronti – afferma Gino Mavica della Cgil – a fare la stessa cosa e negli stessi termini anche per il ricorso. Non vorremmo trovarci infatti a settembre nelle condizioni di dover organizzare manifestazioni eclatanti per difendere i lavoratori”. “Non abbiamo mai smesso di cercare soluzioni a favore dei lavoratori anche dopo il pronunciamento del Giudice – ribadisce Salvino Luca della Uil – esamineremo il ricorso presentato dal Consorzio e se sarà utile per i lavoratori lo sottoscriveremo. La Uil è, e sarà sempre a difesa prima di tutto dei lavoratori e poi delle aziende che il lavoro garantiscono”. A fianco delle aziende di Bronte anche il sindaco Pino Firrarello: “Ogni giorno di più cresce la mia meraviglia – afferma – nel constatare come il patron della Diesel Renzo Rosso interpreti la sua riconoscenza verso la città di Bronte che gli ha conferito pure la cittadinanza onoraria. Faremo quanto possibile per garantire aziende e lavoro”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 17-08-2009