Si torna a parlare del terzo Polo turistico del versante nord ovest dell’Etna. Un gruppo di consiglieri provinciali hanno sottoscritto un odg (primo firmatario il consigliere Nunzio Parrinello) sull’istituzione di una zona C altomontana nel versante nord ovest dell’Etna. «Preso atto – scrive Parrinello con gli altri colleghi di Palazzo Minoriti – che il decreto istitutivo del Parco dell’Etna ha previsto sul Vulcano le zone C altomontane nei comuni di Nicolosi e Linguaglossa. Considerato che si ritiene opportuno completare l’offerta turistica con l’istituzione di una terza zona C nel versante nord ovest, voluta fortemente da decenni dalle comunità di Bronte, Maletto e Randazzo, le quali la ritengono necessaria per lo sviluppo turistico ecosostenibile dei propri territori, attraversati da una profonda crisi socio economica. Constatato che sono state in passato presentate due proposte di legge presso l’Ars firmate, la prima dagli onorevoli Fleres e Leanza e la seconda dall’on. Fausto Fagone nel maggio scorso, chiediamo al presidente della Provincia Giuseppe Castiglione ed al presidente del Consiglio provinciale Giovanni Leonardi di farsi promotori presso le istituzioni regionali affinché l’iter parlamentare per l’approvazione delle proposte venga accelerato». Infine i consiglieri firmatari, fra cui anche Aldo Catania che è di Bronte, hanno chiesto di trasmette l’ordine del giorno agli assessori al Territorio ed Ambiente ed ai Beni culturali, oltre che al presidente della commissione Ambiente ed a tutti gruppi parlamentare dell’Ars affinché vengano sensibilizzati a favore del così detto “Terzo polo”. Del nuovo disegno di legge dell’on. Fausto Fagone se ne era parlato a dicembre a Maletto alla presenza del Comitato che ai tempi perorò l’idea, e dei sindaci del territorio che da tempo ne chiedono l’istituzione. Tutti sostengono, infatti, che l’Etna rappresenti un patrimonio dell’umanità di inestimabile valore naturalistico, ma anche una opportunità di fruizione razionale e turisticamente vantaggiosa, con gli esponenti del comitato che chiedono di poter sciare nel versante nord ovest dell’Etna. Finora sono stati più gli incontri, le conferenze e gli scontri con parte degli ambientalisti che i risultati concreti, con i sindaci che hanno promosso iniziative (non ultima quella dei bus navetta che raggiunga i rifugi più belli) per sancire il principio che l’Etna va salvaguardata, ma anche fruita come tanti parchi nel mondo che sono fonte di sviluppo senza per questo essere deturpati.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 19-08-2009