RANDAZZO: MERCATO DOMENICALE PROGETTO SICUREZZA

Eccolo il progetto del Comune di Randazzo per rendere il mercato domenicale di piazza Loreto più sicuro ed assicurare la circolazione dei mezzi di soccorso. E’ stato presentato nell’ambito di un vertice, convocato dal sindaco Ernesto Del Campo, alla presenza degli assessori competenti, della Polizia municipale e degli uffici Tecnico e del Commercio. Presente anche il presidente della III commissione consiliare, Umberto Proietto e la Commissione comunale per il commercio ambulante. Assenti, nonostante siano state invitate le associazioni degli ambulanti che hanno disertato l’incontro. «Abbiamo – ci dice il sindaco Ernesto Del Campo – deciso di allargare l’area del mercato su via Carlo Levi (piazza dell’Ufficio postale) e via Veneto. In questa maniera riusciamo ad eliminare la doppia fila di bancarelle in via Basile e nel primo tratto di Veneto, nei pressi di piazza Loreto. In questa maniera – continua Del Campo – oltre ad assicurare maggiore sicurezza agli avventori ed ai mercanti stessi, riusciremo a fornire una suddivisione più netta alle aree merceologiche del mercato domenicale ed un maggiore ordine. In più – continua – abbiamo previsto la realizzazione dei servizi igienici che sono sempre stati una delle carenze del nostro mercato in una zona, all’interno del recinto scolastico, inutilizzata della scuola». Il fatto che le associazioni degli ambulanti non abbiano partecipato all’incontro di presentazione, non bloccherà il progetto: «Qui ci sono questioni preminenti di ordine pubblico e sicurezza – ci spiega il sindaco – anche la Prefettura, a seguito della denuncia dei cittadini, ci ha chiesto di rendere il mercato più sicuro. Noi – conclude – abbiamo intenzione di approvare la rimodulazione del mercato domenicale con l’accordo di tutti, ma se i mercatali continueranno a disertare gli incontri o ci dovessero essere da più parti posizioni rigide che ostacolano il processo di messa in sicurezza del mercato, noi andremo avanti per la nostra strada». Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 19-06-2009