Dopo aver nel 2012 sistemato la zona di San Martino e dato inizio ai lavori di consolidamento delle balze sul fiume Alcantara, nel quartiere di San Nicolò, la Regione completa la messa in sicurezza l’intero costone lavico su cui si sorregge parte del centro storico, dal torrente Annunziata fino a piazza San Giorgio. Mancano solo pochi giorni, infatti, all’avvio dei lavori del costone roccioso sul quale poggia parte del quartiere di Santa Maria, dove evidenti sono segnali di cedimento. La struttura di contrasto al dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Renato Schifani e diretta da Sergio Tumminello, ha pubblicato la graduatoria definitiva. A eseguire i lavori, in ragione di un ribasso pari al 33,1% e per un importo di 765mila euro, sarà la Yerax Srl di Milano. Obiettivo dell’intervento è quello di stabilizzare questa parte del centro abitato, con le sue case che cingono il costone roccioso. Un’area ad elevata classificazione di rischio, che ora verrà messa in sicurezza. Tra le soluzioni tecniche che saranno adottate, la collocazione di reti metalliche e di un sistema di chiodatura ma anche una serie di funi di ancoraggio. Inoltre, verrà eseguito sulla parete rocciosa il disgaggio dei blocchi instabili, saranno bonificati gli argini del torrente Annunziata a valle del centro abitato e si effettueranno opere di pulizia, con l’eliminazione della vegetazione selvaggia.
Tutto è iniziato oltre 10 anni fa, quando i funzionari dell’ufficio tecnico comunale si accorsero che piano piano l’intero costone da ovest fino ad est stava per sbriciolarsi. Le rilevazioni dell’architetto Aldo Meli dimostrarono che l’itero costone, su cui si appoggiavano numerose abitazioni del centro storico, era in pericolo. Per questo motivo la Regione classificò l’intera area ad alto rischio idro geologico. I primi finanziamenti arrivarono nel 2012 con i lavori a San Martino. Poi nel 2020 nel quartiere di San Nicolò e adesso quelli di Santa Maria dovrebbero completare il consolidamento dell’intero costone. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 23-05-2025