A visitare la Compagnia carabinieri di Randazzo per capire come operano i militari dell’Arma e soprattutto rendersi conto che questi rappresentano un simbolo di sicurezza, legalità e presenza dello Stato sul territorio, mantenendo l’ordine pubblico, proteggendo i cittadini e garantendo il rispetto delle leggi. Continuano, infatti, gli incontri inseriti nella campagna condotta dall’Arma dei Cc, in sinergia con il ministero dell’Istruzione e del Merito, volta a diffondere la cultura della legalità, tra i banchi di scuola. Nei giorni scorsi infatti, le porte della caserma di Randazzo sono state aperte a due seconde medie dell’Istituto Comprensivo “Carlo Levi” di Maniace. Il comandante della Compagnia, capitano Luca D’Ambrosio e il Comandante di Stazione, luogotenente Daniele Di Natale, che li hanno accolti, assieme ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Randazzo, hanno illustrato agli alunni la struttura e i compiti attribuiti all’Arma, ma anche come si vive nella “casa del Carabiniere”. I ragazzi sono stati accompagnati nei locali della Centrale Operativa, dove sono state mostrate le sofisticate apparecchiature e il funzionamento del numero unico di emergenza “112”. Subito dopo è stata effettuata una dimostrazione di come si acquisiscono le impronte digitali, dando la possibilità agli studenti di simulare un intervento sulla scena del crimine e di fare gli investigatori.
Ai ragazzi è stato anche illustrato come avviene il “foto – segnalamento”, come si forma un identikit e come vengono registrate impronte e Dna. L’incontro, che ha riscosso notevole interesse ed entusiasmo da parte dei ragazzi, è stato reso possibile anche grazie all’attenzione e alla disponibilità del dirigente scolastico, Benedetta Maria Fallica e degli insegnanti. Ma in programma vi sono numerose altre attività per il presente anno scolastico, sia presso le scuole del territorio etneo che presso la Caserma di Randazzo, con l’auspicio, e la convinzione, che momenti come questi aiutino i più giovani a sviluppare il loro senso civico, ad approcciarsi alla cultura della legalità e del rispetto delle regole, ad esercitare appieno i propri diritti e ad avere fiducia nelle Istituzioni. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 01-05-2025