Alle associazioni ambientaliste e naturaliste andrà la gestione di alcuni rifugi di proprietà del Comune di Randazzo, fino a oggi inutilizzati, per trasformarli in punti base per l’escursionismo. E’ l’idea del sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, che ha già ricevuto dal Cai (Club alpino italiano) delle proposte per la gestione delle ex case Giusa, sull’Etna di fronte all’inizio del sentiero per la grotta del Burò. «In comodato d’uso – afferma il sindaco – oltre alle ex case Giusa potremo concedere anche il rustico di contrada Timpa, che durante la mia prima sindacatura ho fatto restaurare per adibirla a centro visita dei parchi. Per il primo rustico – ribadisce Del Campo – ho già ricevuto delle offerte da parte delle sezioni del Cai di Linguaglossa e Catania, che potrebbero garantire la cura non solo del rustico, ma anche del sentiero fino alla grotta, favorendo così il turismo». Discorso un po’ diverso per il rustico di contrada Timpa: «Certo – ribadisce il sindaco – perché essendo più grande, avendo annesso un parco e una saletta conferenze e affacciandosi su uno degli scorci più belli del torrente Annunziata, riteniamo opportuno pubblicare un bando pubblico. L’immobile, infatti, consente la realizzazione e gestione di un’area attrezzata e un punto informativo dei 3 parchi, secondo le idee di partenza». Unico neo rimane quello della viabilità, che in contrada Timpa è letteralmente impraticabile: «In verità abbiamo pensato anche a questo – risponde il primo cittadino – Abbiamo, infatti, presentato un progetto alla Regione per la sistemazione della strada di accesso. Eventualmente l’idea è quella di renderla percorribile a piedi alle scolaresche in primavera, con i pullman che potrebbero rimanere in via Pozzo».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 07-02-2010