“Il rischio che si verifichino calamità di atura idrogeologica o idraulica nel territorio e nell’abitato di Randazzo, a causa del maltempo, è particolarmente elevato. Per questo abbiamo bisogno di fondi, attrezzature per fare prevenzione ed affrontare al meglio le criticità e soprattutto idonei studi geologici, propedeutici alla predisposizione di piani e progetti”. A lanciare l’allarme è il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, che ha inviato a tutti gli enti competenti, a cominciare dal presidente della Regione siciliana fino al dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Catania, una lettera che sa tanto di Sos. “Già in passato – scrive il sindaco – diverse aree agricole ed un quartiere di Randazzo, sono stati interessati da eventi franosi e alluvionali, che hanno determinato gravi situazioni di rischio per l’incolumità pubblica e danni ai terreni agricoli ed alle attività produttive. Il Comune è sempre intervenuto nei limiti e con le risorse disponibili, ma è chiaro che per garantire un efficace sistema di prevenzione e mitigazione dei rischi è necessario che si disponga di adeguate risorse, di appropriati sistemi di controllo e comunicazione, oltre ad attrezzature da mettere a disposizione anche del volontariato”. Nella lettera il sindaco fa presente che la situazione di maggiore rischio la corrono gli immobili costruiti lungo o all’interno dell’alveo del torrente Annunziata, asciutto d’estate, ma pericolosamente impetuoso quando piove: “Proprio così – dice a noi il primo cittadino – ho segnalato l’area urbana di via Pozzo, spesso inondata dall’esondazione del torrente Annunziata, ma anche la frana sui Nebrodi di contrada Santa Maria del Bosco che nel 2006 ha distrutto la condotta idrica. In proposito abbiamo inoltrato all’assessorato Territorio ed Ambiente due progetti per la messa in sicurezza del torrente e la ricostruzione della condotta idrica, ai tempi riparata con interventi tampone e temporanei dal Dipartimento della protezione civile. Ci auguriamo che vengano finanziati, anche se questi due interventi non bastano a risolvere tutti i rischi che incombono sul teritorio. Speriamo che la Regione prenda in considerazione il nostro appello, perché qui, quando le condizioni meteo sono veramente avverse, si teme il peggio”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 01-11-2009