“I complimenti all’Arma dei Carabinieri di Randazzo per la conduzione delle indagini dell’operazione “Trash”, che ha assicurato alla giustizia gli esponenti della malavita organizzata. Chiederò al Presidente della Repubblica di riconoscere ai commercianti che hanno avuto il coraggio di denunciare il titolo di cavaliere”. Sono le parole del Prefetto di Catania, dott. Giovanni Finazzo, ricevuto nella sede della Compagnia Carabinieri di Randazzo dal Capitano, Gaetano Birtolo, alla presenza del comandante provinciale dell’Arma, colonnello Giuseppe Governale. All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Randazzo, prof. Salvatore Agati, il presidente della Confcommercio, Daniele Sindoni in rappresentanza anche del presidente della Camera di Commercio, Pietro Agen, e alcuni dei commercianti che hanno denunciato le estorsioni a Bronte. Dopo un breve saluto, nel corso del quale il sindaco ha sottolineato la fiducia e il legame della città verso i carabinieri e le forze dell’ordine, il prefetto ha ascoltato i commercianti: “Abbiamo denunciato – hanno affermato – perché riteniamo che ognuno debba fare la propria parte per garantire la legalità. Ringraziamo il capitano Birtolo per il sostegno, l’operatività e l’efficienza, ci attendiamo adesso che la magistratura assicuri le pene dovute”. Anche il presidente dell’Associazione antiracket di Catania, Rosario Bellino, si è complimentato con i carabinieri di Randazzo: “L’associazione antiracket è al fianco dei commercianti – ha affermato -. Siamo pronti a costituirci parte civile al processo. A coloro che hanno denunciato và il nostro plauso, chiedendo agli altri di seguire l’esempio dei colleghi, aggravando la posizione degli estortori e permettendo alla magistratura di infliggere la giusta pena”. “Quello che è accaduto a Bronte – ha aggiunto il presidente Sindoni – dà coraggio e fiducia a noi commercianti, certi di trovare nell’arma dei carabinieri, l’aiuto necessario per vincere il racket”. “La stragrande maggioranza della gente è onesta – ha concluso il prefetto Finazzo – e pretende il rispetto della legge anche dagli altri. Se i giornali sono ogni giorno pieni di notizie di arresti e denunce è perché lo Stato non dà tregua alla criminalità. Sappiate che vi sono anche numerose condanne a carico di mafiosi che rimangono in carcere a lungo. Questo deve essere lo stimolo a non mollare. A voi commercianti che avete denunciato – ha concluso – chiederò che vi venga riconosciuto il titolo di cavaliere: un piccolo segno certo, ma dal grande significato.