“Sì”dell’Asp di Catania allo scavo di un pozzo idrico in contrada Murazzo Rotto. Dopo aver esaminato la richiesta ed il carteggio inviato dal responsabile del procedimento, ovvero il capo della III Area del Comune, ing. Giuseppe Parrinello, l’Ufficio prevenzione dell’Asp, infatti, ha dato il suo via libera per la trivellazione. Tutto nacque la scorsa estate, quando, a seguito di un guasto alla pompa di sollevamento del pozzo di Santa Caterina che provocò un black out idrico nel paese, la Commissione straordinaria (Calio, Gambadauro, Giusto) ha deciso di affrontare il problema, valutando la possibilità di scavare un altro pozzo in una zona dove più critici erano gli effetti della siccità estiva. Così, nel rispetto anche di uno studio effettuato da un professionista locale, venne individuato il territorio della frazione Murazzo Rotto, dove alta era la possibilità di trovare nel sottosuolo una falda acquifera e nell’aprile scorso il Comune ha avviato l’iter per affidare a una ditta specializzata non solo la redazione del progetto esecutivo, ma anche l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie. Oggi la bella notizia che l’Asp ha concesso il suo assenso. Di fatto, adesso, mancherebbe soltanto il parere del Genio civile.
Ricordiamo che Randazzo attinge acqua potabile da quattro pozzi: quello di San Giacomo, quello di Pietre Bianche, quello del citato Santa Caterina e quello di Montelaguardia. I primi 2 sono situati sui Nebrodi, quasi all’altezza di Floresta, e d’estate erogano pochissima acqua, mentre da quello di Santa Caterina sull’Etna attinge acqua da una falda anch’essa non più sufficiente. In verità che manchi l’acqua corrente dai rubinetti a Randazzo se ne accorgono in pochi. La maggior parte delle famiglie ha un’apposita vasca di approvvigionamento idrico. Chi però non può contare su una riserva d’acqua riceve acqua più o meno solo dalle 6.30 fino alle 11 del mattino. Un altro pozzo, quindi, aiuterebbe a diminuire i disagi. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 26-08-2025