Doppio intervento di soccorso sul versante sud dell’Etna per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Nel primo pomeriggio di lunedì, il Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è stato attivato per due interventi di soccorso verificatisi in contemporanea. Un turista svedese in escursione sul versante sud dell’Etna è scivolato a quota 2500 metri percorrendo un sentiero, procurandosi la sospetta frattura della caviglia sinistra. I Tecnici del Soccorso Alpino intervenuti, congiuntamente ai militari della Guardia di Finanza hanno proceduto ad immobilizzare l’arto ed a trasferire il paziente a valle, mediante un automezzo delle guide vulcanologiche, fino all’ambulanza del 118 per il successivo trasferimento presso l’Ospedale di Acireale. In contemporanea, un violento temporale investiva un gruppo di escursionisti nell’area della Casermetta di Piano Mirio in comune di Biancavilla. I tre escursionisti, con abbigliamento non adeguato alle condizioni meteo, sono stati presi dal panico dopo essersi totalmente bagnati e presi di freddo. Dopo avere diramato la richiesta di soccorso, una squadra di Tecnici della Stazione Etna sud del Soccorso Alpino ha raggiunto gli escursionisti mettendoli in sicurezza. Si ringrazia il collegio delle guide alpine e vulcanologiche Sicilia ed il gruppo guide Etna Sud per la collaborazione e la messa a disposizione di un automezzo.
Ieri mattina, invece, si è sfiorata la tragedia sull’Etna, nell’area di Piano delle Concazze, dove un uomo di 65 anni della provincia di Catania è stato colpito da un infarto durante un’escursione a 2800 metri di quota. L’allarme è scattato intorno alle 12 tramite la Centrale Operativa GeoResQ del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (#CNSAS), attivata dai compagni di escursione. La segnalazione è stata subito girata alle squadre territoriali già operative in zona, che si sono mosse rapidamente. Nel frattempo è stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza del 118, decollata da Catania. Tuttavia, non essendo dotata di verricello né di personale specializzato, ha potuto atterrare solo a Piano Provenzana, dove ha atteso l’arrivo del paziente. L’uomo è stato trasportato con un mezzo delle guide di Etna nord, stabilizzato in ambulanza e infine trasferito in elicottero all’ospedale Cannizzaro. L’episodio ripropone il tema della mancanza in Sicilia di un servizio di elisoccorso sanitario adeguato alle aree montane e impervie. Attualmente l’isola dispone di sei eliambulanze che non possono intervenire direttamente sul luogo dell’emergenza, ma solo in aree predisposte per l’atterraggio, con tempi che possono rivelarsi decisivi in caso di patologie tempo-dipendenti. Fondamentale, in questo caso, l’allerta rapida attraverso l’app GeoResQ, che ha fornito le coordinate precise e ridotto i tempi di intervento, aumentando le possibilità di sopravvivenza.
Il Soccorso Alpino continua a raccomandare di accertarsi delle condizioni meteo previste nelle aree in cui ci si intende recare, prima di intraprendere una escursione. In caso di infortunio in ambiente montano, impervio o ostile, oppure in caso ci si fosse perduti nei medesimi ambienti, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è allertabile chiamando il Numero Unico di Emergenza (#NUE) 112, richiedendo specificatamente all’operatore di centrale che la chiamata venga trasferita alla Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria 118 per ricevere un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio oppure a rischio evolutivo sanitario. Il #NUE112 trasferirà la chiamata esclusivamente alla Centrale Operativa 118 che attiverà il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico quale proprio referente esclusivo per la risoluzione degli interventi di soccorso in montagna, in ambiente impervio ed in grotta.