Uno studente universitario di 26 anni di Catania, è stato denunciato dalla guardia di finanza con l’accusa di truffa aggravata ai danni della Regione Sicilia. Il ragazzo, è indagato per avere ottenuto indebitamente oltre 86mila euro di rimborsi per viaggi aerei mai effettuati. Il giovane, sfruttando il portale «Siciliapei-Bando Caro Voli», ideato dalla Regione per aiutare i residenti siciliani a sostenere i costi dei voli da e per l’isola. A far scattare i sospetti è stata la quantità anomala di rimborsi del 50% richiesti in pochi mesi: centinaia di pratiche, si parla di 892 solo nel mese di ottobre 2024, con voli dichiarati su più tratte e perfino negli stessi orari. Un numero irrealistico che ha portato alla sospensione immediata dei pagamenti e alla segnalazione da parte della Regione alla guardia di finanza. Con metodi scientifici utilizzava delle carte di imbarco falsificate a partire proprio dal QR Code. Ogni dettaglio veniva riprodotto per rendere i documenti credibili al punto da ingannare i sistemi di verifica iniziali.
Il lavoro dei finanzieri, però, ha portato alla luce la truffa: solo tre rimborsi su 892 sono risultati autentici, mentre il resto era completamente inventato. Le indagini hanno permesso anche di risalire alle movimentazioni bancarie dello studente, che avrebbe reinvestito parte dei fondi illeciti in titoli di Stato e fondi assicurativi, poi smobilitati per ottenere nuovi profitti. Sulla base delle prove raccolte, la procura ha disposto un sequestro preventivo d’urgenza per bloccare i beni riconducibili allo studente.