Dopo settimane di emergenza idrica, arriva finalmente una soluzione concreta per la parte bassa di Bronte, messa in difficoltà dalla drastica riduzione della portata d’acqua da parte dell’Acoset, passata da 36 a soli 16 litri al secondo. Il Comune ha attivato una nuova condotta idrica che collega i 2 pozzi Musa, che alimentano la zona alta del paese, con la vasca di raccolta in contrada Rinazzo, da cui l’acqua viene poi distribuita al popoloso quartiere Sciarotta. Il progetto, ideato dal geometra Nino Saitta, responsabile della VI Area Tecnica comunale, ha richiesto l’implementazione di un sistema sofisticato per superare i circa 5 chilometri di distanza in linea d’aria e i dislivelli altimetrici che separano i due punti. Una soluzione all’apparenza semplice, ma frutto di un accurato lavoro di ingegneria. Ieri, quando l’acqua ha finalmente raggiunto la vasca di Rinazzo, tra i presenti è scattato un applauso liberatorio. Oltre a Saitta, erano presenti il sindaco Pino Firrarello e il responsabile dello staff comunale, dott. Nunzio Giuffrida.
«Permettetemi di ringraziare gli uomini che hanno concretizzato questo risultato. – ha dichiarato Saitta – Senza l’impegno di Nino Zingali, Nino Longhitano, Luigi Russo e Salvo Castiglione e dell’impiantista Giuseppe Cassarà non saremmo riusciti a raggiungere questo obiettivo». La nuova condotta è stata realizzata nell’ambito del progetto di ottimizzazione della rete idrica comunale, finanziato con 5 milioni di euro. «Abbiamo – ha spiegato Saitta – collegato i pozzi Musa al partitore di Poggio San Marco e, da lì, utilizzando una vecchia condotta in disuso da circa 15 anni, siamo riusciti a raggiungere contrada Rinazzo». Secondo le stime tecniche, il nuovo impianto garantirà circa 5 litri d’acqua al secondo in più, che si aggiungono ai 16 forniti da Acoset. «Dovrebbero bastare – conclude Saitta – per risolvere l’attuale emergenza». Negli ultimi tempi, nella parte bassa del paese l’acqua arrivava per poche ore al giorno e con una pressione insufficiente a riempire le cisterne sui tetti delle abitazioni. Ora i cittadini sperano che la situazione possa finalmente tornare alla normalità.
«Abbiamo fatto un lavoro enorme per garantire acqua a tutti. – ha affermato il sindaco Firrarello – È stato un intervento complesso, difficile anche da spiegare nei dettagli, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ritengo che entro una settimana la situazione possa stabilizzarsi». Nel frattempo si attende la messa in funzione del terzo pozzo Musa, scavato di recente, e le relative analisi sulla qualità dell’acqua. Quando anche questa risorsa sarà attivata, la crisi idrica di Bronte potrebbe davvero diventare solo un brutto ricordo.


