Anche la società civile plaude alla decisione dell’Inps di modificare il bando Home Care Premium 2025, prevedendo l’inserimento di nuove figure professionali per l’assistenza domiciliare. Figure importanti che nel precedente bando erano state stranamente soppresse. L’associazione dei consumatori Aiace e l’avvocato Giuseppe Gullotta, infatti, hanno espresso viva soddisfazione per le modifiche che hanno previsto il Dietista, l’Operatore sociosanitario e l’Operatore socioassistenziale. «Si tratta – afferma Gullotta – di un passo importante per il miglioramento concreto dei servizi rivolti alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie, che potranno contare su un’assistenza più accessibile e qualificata. Fin dal primo momento – continua – abbiamo ritenuto che si trattasse di una battaglia giusta, e non abbiamo esitato, nel nostro piccolo, a unirci al coro di proteste affinché il bando venisse modificato in modo più equo e realistico». E in realtà dopo la pubblicazione della prima versione del bando numerose sono state le manifestazioni di protesta e non solo in Sicilia. In tanti, infatti, hanno ritenuto che fosse stata smantellata l’assistenza domiciliare, con gravi ripercussioni soprattutto al Sud, dove maggiori sono le famiglie con gravi difficoltà economiche. E se si ha la possibilità di pagare è difficile reperire società capillarmente distribuite nel territorio in grado di offrire gli stessi servizi.
«Va sottolineato infatti – continua Gullotta – che la precedente impostazione del bando si presentava come particolarmente ingiusta, poiché colpiva in modo sproporzionato il Meridione d’Italia, dove maggiore è la difficoltà economica delle famiglie e più fragile è la rete di assistenza alternativa. Era evidente che le regioni maggiormente penalizzate fossero Sicilia, Sardegna, Campania, territori in cui molto spesso, per far fronte a un reddito familiare insufficiente, la pensione dei nonni rappresenta un sostegno fondamentale per l’intero nucleo familiare». «Per questo – ribadisce – con la nostra associazione abbiamo inviato una nota al direttore centrale dell’Inps, al ministro della Salute, alla Presidenza della Regione Siciliana, che ringraziamo per aver riscontrato con attenzione la nostra richiesta. Si tratta – conclude – di una vittoria di civiltà, in difesa dei più fragili, della giustizia territoriale, e del lavoro qualificato di tanti operatori del welfare». L. S. Fonte “La Sicilia” del 18-05-2025