Quando Pino Firrarello promette battaglia c’è da giurare che battaglia sarà. Il già senatore e quattro volte sindaco di Bronte non è disposto a farsi andare giù quella che, come minimo, definisce una «stupidaggine»: l’azzeramento del contributo regionale all’edizione 2025 della Sagra del pistacchio, la 34esima. Ma il problema non è nemmeno solo questo. È che l’assessorato all’Agricoltura, contro cui Firrarello rivolge adesso i suoi strali, 50mila euro, il 9 luglio, li ha dati al «Consorzio di tutela del pistacchio verde di Bronte Dop per la realizzazione della manifestazione “Bronte e il suo pistacchio Dop”». Un contributo che era stato annunciato, il 4 luglio, al convegno “Governo della Regione a sostegno dell’agricoltura brontese”. Un appuntamento alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo e, soprattutto, del deputato leghista Luca Sammartino (predecessore di Barbagallo, ed ex vicepresidente della Regione), al quale sono affidate le conclusioni. È lui a ringraziare Enrico Cimbali, presidente del Consorzio che organizza la manifestazione adesso contestata da Firrarello. E che si svolgerà dal 3 al 5 ottobre 2025. Proprio le date della sagra del municipio. Una coincidenza che non è passata inosservata neanche al deputato regionale forzista Salvo Tomarchio, che ieri ha depositato un’interrogazione parlamentare, chiedendo l’urgente risposta in aula, per sapere «quali siano le ragioni per cui negli ultimi anni questo assessorato (quello all’Agricoltura, ndr) non ha sostenuto adeguatamente, come accaduto invece ininterrottamente per 30 anni, la Sagra del pistacchio organizzata dal Comune di Bronte, passando da una media di contributo di 40/50mila euro l’anno, ad appena cinquemila nell’anno precedente, e al momento addirittura zero nell’anno in corso», si legge nel documento.
A cui Tomarchio aggiunge: «All’interno degli uffici degli assessorati si distribuiscono contributi in maniera del tutto discrezionale e priva di qualunque elemento di chiarezza e trasparenza». «Qualche assessore interpreta il suo ruolo come se si trovasse a casa sua», dice il sindaco Firrarello a La Sicilia. Mi dispiace che Salvatore Barbagallo si presti a fare queste stupidaggini, che non sono degne né del suo nome, né del suo ruolo in giunta, né del suo mestiere di professore di Agraria, che quindi le tipicità del territorio le conosce molto bene», afferma. Il fatto è che, sostiene Firrarello, «per come conosco io il funzionamento delle istituzioni, non è che si possono lasciare le decisioni sui contributi alla libidine di assessori o di chi sta dietro a un dito». Il municipio ha scritto il 21 luglio una lettera indirizzata a Palermo, ricordando di avere avanzato richiesta di contributo di 50mila euro per diverse volte, già nel 2024, senza ottenere alcun riscontro. «Anche grazie all’organizzazione della Sagra del pistacchio, oggi, “Bronte” significa “pistacchio” e viceversa “pistacchio” significa “Bronte”, e si è così realizzato il sogno di chi ha immaginato di potere applicare alla propria città/territorio il concetto di “brand”». Per questo, chiede Firrarello nella lettera, vuole conoscere «nel dettaglio e in maniera puntuale, tutto il programma di iniziative e attività che verranno svolte dal Consorzio di tutela del pistacchio verde di Bronte Dop». «La Sagra è una manifestazione mondiale, ce la invidiano fino dal Giappone – conclude Firrarello al telefono – Noi non ci fermiamo». Luisa Santangelo Fonte “La Sicilia” del 24-07-2025