Al dibattito sul disagio che sta affliggendo le campagne di Bronte, senz’acqua nei rubinetti delle case in piena stagione di raccolta del pistacchio, si aggiunge l’associazione Aiace. Dopo la sospensione del servizio idrico in buona parte del territorio rurale di Bronte da parte del Acoset, il responsabile locale, l’avv. Giuseppe Gullotta, infatti, è intervenuto per fare chiarezza e proporre anch’egli una possibile soluzione, dopo un incontro con i vertici di Acoset a Catania. «L’acqua – afferma Gullotta – non serve per irrigare i pistacchieti, ma è un bene primario e irrinunciabile per l’igiene e la dignità delle centinaia di famiglie residenti e dei lavoratori stagionali, che in questo momento cruciale popolano le contrade. Non è una richiesta agricola, ma una questione di civiltà». Gullotta sottolinea come la sospensione dell’erogazione comprometta le condizioni igienico-sanitarie, specificando che la proposta di Acoset di ricorrere alle autobotti è “impraticabile e dannosa”. «La stragrande maggioranza dei proprietari – continua – non possiede le necessarie cisterne di riserva e chi le ha spesso le ha posizionate lontano dalle strade principali, in zone non raggiungibili.
Inoltre – ribadisce – l’ingresso dei pesanti camion nelle proprietà interne, percorrendo strette vie di campagna, provocherebbe un danno economico inestimabile, facendo cadere il pistacchio maturo dalle piante». Poi Gullotta, a fronte delle motivazioni spiegate da Acoset che denuncia una sostanziale diminuzione della potata di acqua dalla condotta Maniace, propone una soluzione che definisce “semplice e realizzabile”. «Bisogna assicurare una equa turnazione che garantisca gli stessi diritti a tutti i cittadini, che risiedano nei centri urbani o nelle zone rurali». Ma la vera proposta è tecnica: «Riattivare il passante che, sfruttando la caduta naturale, permette di trasferire acqua dalla vicina condotta Ciapparazzo a quella Maniace. Un sistema che la stessa Acoset ha già utilizzato con successo fino a pochi giorni fa. Siamo fiduciosi che il nostro appello al buonsenso venga ascoltato». Fonte “La Sicilia” del 08-09-2025