«Il nuovo bando Home Care Premium 2025–2028, pubblicato dall’Inps, ha eliminato prestazioni fondamentali a persone fragili ed anziani come l’assistenza domiciliare da parte degli operatori socio-assistenziali, il trasporto assistito, il supporto per l’accesso ai centri diurni e i servizi di sollievo temporaneo per i caregiver familiari. Protestiamo perché è a rischio l’assistenza a soggetti fragili». A lanciare l’allarme è l’avvocato Giuseppe Gullotta, sempre particolarmente attento alla qualità dei servizi offerti nel territorio. In particolare l’ “Home care premium” è un servizio offerto dal 2014 dall’Inps e garantisce un aiuto concreto alle persone non autosufficienti, familiari di dipendenti o pensionati pubblici. A sentire Gullotta però da quest’anno l’Inps avrebbe eliminato alcuni servizi ritenuti, invece, fondamentali. Per questo l’avvocato, che è anche un rappresentante dell’associazione dei consumatori Aiace, ha deciso di scrivere una lettera al Direttore centrale dell’Inps, al Ministro della Salute, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore regionale alla Salute e poi a seguire fino al Sindaco di Bronte ed alle famiglie, manifestando ampia preoccupazione: «Si teme che la soppressione di questi interventi finisca per colpire proprio le famiglie più fragili, – scrive nella missiva – svuotando di significato l’obiettivo principale del programma Home Care Premium, ovvero favorire il mantenimento della persona fragile nel proprio domicilio, in condizioni di dignità, sicurezza e benessere».
Per Gullotta è particolarmente preoccupante l’eliminazione degli Osa (Operatori Socio-Assistenziali): «Certo – continua – perché garantiscono supporto nelle attività di base (alimentazione, igiene personale, deambulazione), compagnia e sorveglianza attenta e collaborano nella gestione delle terapie prescritte». Infine Gullotta scrive: «Chiediamo un intervento urgente. Che le autorità locali si facciano interpreti delle esigenze delle famiglie presso il Governo nazionale, affinché vengano tutelati i diritti delle persone più fragili e dei loro caregiver». Fonte “La Sicilia” del 01-05-2025