Festa solenne nei giorni scorsi nella chiesa San Vito, per il 25° anniversario di sacerdozio di Nunzio Catania, missionario in Albania, con una celebrazione presieduta dal vicario provinciale dei frati minori di Sicilia, fra’ Lorenzo Iacono. Fra i concelebranti, l’arciprete di Bronte, don Alfio Daquino, il neorettore della chiesa San Vito, fra’ Antonio Vitanza, e il predecessore Benedetto Lipari. Oltre al Terz’Ordine, con la ministra Maria Magra, presenti i genitori del festeggiato, Vincenzo e Rosa, il fratello Salvino, le sorelle Irene, Valeria e Adriana, i nipoti. Sulla vocazione, il frate spiega: «Ho deciso durante il pellegrinaggio interforze di Lourdes, il 20 maggio 1992, davanti alla grotta». Congedatosi quell’anno per Ognissanti, due giorni dopo è postulante a Biancavilla, nel ’93 indossa il saio del novizio a Ispica e nel ’94 professa i voti a Palermo; poi frequenta il biennio filosofico a Messina e il quadriennio teologico a Scutari, in Albania. L’8 luglio 2000, a 31 anni, l’ordinazione nella chiesa Madre di Bronte, dall’arcivescovo di Catania, Luigi Bommarito, e il primo impegno in un villaggio albanese, a «Iballe, in mezzo alle montagne, al freddo e alla fame.
Lì – ricorda emozionato fra’ Nunzio – ho sperimentato la parte più intima e bella del mio ministero». Poi 9 anni di studi, per la licenza in Sacra liturgia e il dottorato in Scienze ecclesiastiche orientali a Roma, nel 2010. Rientra in Albania, a Tirana, dal 2013 torna a Scutari, dove ricopre varie cariche e attualmente, al convento San Francesco, insegna liturgia ed è «accompagnatore ai ministeri». LUIGI PUTRINO Fonte “La Sicilia” del 25-08-2025