L’Assemblea dei soci di Joniambiente Spa, la società che per anni ha gestito la raccolta dei rifiuti urbani dall’area di Bronte fino a Riposto e ora in liquidazione, si è riunita nella sala intitolata all’indimenticato presidente Francesco Rubbino per approvare il bilancio 2024. Tuttavia, la seduta è stata molto più di una semplice formalità contabile: ha rappresentato un momento di confronto e riflessione sulle sfide affrontate nel corso dell’ultimo anno e sulle strategie per il futuro. Antonello Caruso, commissario Liquidatore, ha sottolineato che l’Assemblea ha rappresentato “un’occasione preziosa per discutere delle attività svolte e per rafforzare il ruolo dei soci nella partecipazione e responsabilità della gestione”. Grande attenzione è stata posta all’annoso problema dei crediti vantati dalla società, molti dei quali ancora privi di recupero definitivo. «Per ottenere i rimborsi di queste somme – ha spiegato Caruso – si rende necessario rivolgersi alla Magistratura, un percorso lungo e complesso a causa della lentezza della giustizia civile». Nonostante le difficoltà, alcuni contenziosi si sono risolti positivamente attraverso accordi transattivi, come quelli con le discariche Sicula Trasporti S.r.l. e Oikos, così come con l’Aimeri Ambiente S.r.l. Tali intese hanno permesso a Joniambiente di conseguire un significativo risparmio in termini di interessi passivi e spese legali, alleggerendo il quadro economico complessivo. Tuttavia, rimangono pendenti altri contenziosi, in particolare con Ifitalia e Blue Italy per conto di MPS, per i quali sono in corso trattative volte a una possibile definizione bonaria, subordinata agli esiti giudiziari ancora aperti.
Attesa quindi una decisiva pronuncia dalla Corte di Cassazione sul contenzioso con la Città Metropolitana di Catania. Il Commissario ha evidenziato che una conferma delle sentenze favorevoli già emesse dalla Corte d’Appello di Catania permetterà di predisporre un piano di pagamento progressivo, adeguato ai vincoli di cassa della società, e garantirà il saldo integrale delle obbligazioni residue. Particolarmente delicata è la posizione debitoria di alcuni Comuni compresi all’interno dell’ambito gestito da Joniambiente, alcuni dei quali attualmente in dissesto finanziario. «Alcuni hanno proposto transazioni per il riconoscimento parziale del credito, oscillando tra il 40% e il 60% – ha riferito Caruso – ma l’Assemblea dei Soci ha deciso di rigettare tali offerte. La ragione è semplice: accettare riduzioni darebbe luogo a un iniquo trasferimento del peso finanziario sui Comuni non in dissesto, una situazione ingiustificabile per la collettività». Un tema, quello del bilancio sociale e finanziario di Joniambiente, che si intreccia fortemente con le dinamiche di responsabilità politica e amministrativa. Fonte “La Sicilia” del 25-07-2025