Adesso in quella villetta a schiera, al 18 di via Danimarca, campeggia la targa del Cav (Centro aiuto alla Vita), “Franca Minissale”, ovvero l’associazione che aiuta le donne alle prese con una gravidanza indesiderata e le giovani madri prive di mezzi. La villetta è un bene confiscato alla criminalità organizzata che il Comune di Bronte, guidato dal sindaco Pino Firrarello, ha deciso di affidare all’associazione. Prima, infatti, apparteneva ad Antonio Gaetano Di Marco, ritenuto affiliato al clan Montagno Bozzone ed arrestato nel 2008 nell’ambito di un’operazione “Trash”. L’uomo che, divorato dal rimorso, nel giugno del 2010 si è tolto la vita nel carcere di Bicocca. Per questo il sindaco sottolineando l’importanza di mettere a disposizione delle iniziative più nobili i patrimoni sottratti alle mafie, ha anche parlato di dolore: “Aver consegnato la villetta al Cav – ha affermato – è stato l’unico atto di giustizia in una vicenda fatta di dolore e sofferenza. Sono convinto che il Cav la utilizzerà con amore, passione e forza in onore della fondatrice, l’indimenticata Franca Minissale”. Ed alla consegna, ospiti del presidente del Cav di Bronte, Nino Galati, hanno partecipato numerose autorità. Assieme alle Forze dell’Ordine, alla Giunta municipale, ai dirigenti degli istituti scolastici, hanno partecipato l’on. Giuseppe Castiglione, padre Vincenzo Bonanno che ha benedetto i locali, il dott. Dario Sammartino figlio di Franca Minissale e l’ospite d’eccezione della giornata, ovvero la professoressa Marina Casini, presidente nazionale del Movimento per la vita.
“La presenza del presidente Casini è per noi motivo di grande orgoglio – ha affermato l’on. Castiglione – Nel giorno in cui ricordiamo il giudice Falcone e le vittime di Capaci, un bene confiscato alla criminalità torna in vita. Io ho conosciuto al Parlamento europeo il fondatore del Movimento per la vita, Carlo Casini. Oggi la figlia guida una grande corrente culturale che, aiutando le donne, ha salvato tante vite”. “In questa nuova sede più grande e spaziosa – ha aggiunto il presidente Galati – potremo implementare le attività. Un grazie all’Amministrazione ed al Consiglio comunale per averci concesso questi locali”. “E’ un bell’esempio – ha spiegato il dott. Sammartino – che questo immobile sia stato concesso a chi si adopera con grande generosità”.
“Quello di oggi è un bel segnale. – ha affermato la presidente Casini – Indica che anche dal male può scaturire il bene. L’importante adesso è che questo ambiente rappresenti una luce, una bussola a favore della vita che fin dal concepimento è un bene prezioso. Partiamo da qui – ha concluso – per costruire un nuovo umanesimo, ovvero la civiltà della verità e dell’amore”.


