«Questa proposta di rete ospedaliera umilia l’intero territorio. Non rispetta gli impegni assunti e nemmeno le basilari esigenze della popolazione». È il laconico commento del sindaco Pino Firrarello (nella foto) alla fine del vertice promosso dall’assessore regionale alla Sanità, Daniela Faraoni, con i sindaci, per discutere la bozza del nuovo Piano regionale della rete ospedaliera. «Io ringrazio l’assessore Faraoni – afferma Firrarello – per aver organizzato questo incontro a Catania con l’intento di ascoltarci. Dal mio intervento e da quelli dei colleghi di Caltagirone, Militello e Giarre avrà capito che bisogna rivedere l’organizzazione ospedaliera nelle zone di periferia. Non è possibile che la Medicina, l’unica Unità operativa complessa dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, venga ulteriormente penalizzata, riducendo ancora di più i posti letto. Non è possibile ridimensionare ulteriormente l’Ortopedia, un tempo uno dei tanti fiori all’occhiello di questo ospedale. Mi chiedo quale sia la ratio. Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Bronte è sempre affollato e registra numeri di accesso superiori rispetto ad altri. Una politica di equa distribuzione dei servizi, collocati dove questi sono maggiormente richiesti, imporrebbe un potenziamento. Invece, ancora una volta, dobbiamo registrare un depotenziamento a danno dei territori più deboli. Non ho remore – conclude Firrarello – a definire la bozza di piano che ci è stata sottoposta carente sotto tutti i punti di vista».
Al vertice, insieme con il sindaco, ha partecipato anche l’assessore comunale alla Salute, Angelica Prestianni: «L’ospedale di Bronte è al a servizio di una zona montana difficilmente raggiungibile dalla costa e dall’Area metropolitana, soprattutto durante i mesi invernali, e popolata da circa 50mila abitanti divisi in comuni a loro volta collegati da una viabilità lenta e anacronistica. Chi ci governa non può abbandonare le periferie. Perché la sensazione è questa. Io stessa, essendo chiusa l’ortopedia, per non attendere i tempi biblici che mi sono stati proposti, sono stata costretta a ricorrere alla medicina privata». Fonte “La Sicilia” del 11-07-2025