Sono stati convocati i sindaci della zona, dall’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, per parlare della nuova rete ospedaliera. Da quanto emerso finora, con la nuova rete ospedaliera viene dato un’ulteriore colpo mortale all’ospedale di Bronte, che in un colpo solo perderebbe 30 degli attuali 44 posti letto presenti. Una vergogna, considerato sia la posizione degli ospedali, sia il taglio regionale di 367 posti letto, di cui quasi il 10% solo a Bronte. Secondo questi documenti la Chirurgia andrebbe da 8 a 2 posti letto, la medicina da 12 a 8 posti letto, la Psichiatria mantiene 4 posti letto, mentre l’Ortopedia passa da 4 a 0 posti (cancellata), Ostetricia e Ginecologia 0 (Cancellati 6 posti), Pediatria da 6 a 0 Posti, così come la Neonatologia azzerata e trasferita in altri nosocomi. Un autentico massaro che porterebbe l’ospedale al minimo storico e con l’impossibilità per molti pazienti di potere avere cure a Bronte, e costretti ad andare in altri ospedali.
I sindaci, hanno tempo una settimana per ribadire le loro criticità all’assessore, e il direttore dell’Asp ha già steso un calendario per incontrare i sindaci interessati in queste 7 giorni, critiche sono state fatte a questa proposta dai sindaci di diversi Comuni sedi di ospedale, con tagli (minori di quelli di Bronte), previsti in tutti i nosocomi. Lo stesso Firrarello ha convocato una riunione a Bronte per lunedì prossimo per capire il da farsi. Al momento la situazione è grave, ed è sicuro che con questa nuova rete un’altro pezzo di sanità a Bronte sarà moncata privando il territorio ed i suoi cittadini di importanti servizi e del diritto alla salute. LUIGI SAITTA