E’ una delle corse a tappe più prestigiosa per la mountain bike in Italia, ambita da corridori di alto livello. Per questo il 2° posto di Vincenzo Saitta all’Appenninica, dietro al colombiano Arias Cuervo, fresco vincitore della World Cup Marathon, ha un grande valore dal punto di vista sportivo e tecnico. Vincenzo, che dopo due anni di tribolazioni e due interventi per problemi fisici, solo dallo scorso anno è tornato ai suoi livelli, ha potuto gareggiare al meglio, con il supporto della squadra, ma soprattutto con grandi prestazioni. Già nella prima tappa, forse la più difficile per l’impatto fisico ed emotivo, Saitta è giunto terzo dietro un superlativo Arias che ha avuto ben 7 minuti di vantaggio, e preceduto anche da Becking. Ma già nella seconda tappa, Saitta ha ottenuto la vittoria, precedendo in volata lo stesso Arias e Candeago. Lo stesso terzetto, arriva compatto al traguardo della terza tappa, ma stavolta è Candeago ad avere la meglio, proprio su Saitta ed Arias tra l’altro suo compagno di squadra. Nella quarta tappa, molto dura e difficile, è stato Arias a vincere, precedendo di 2′ 26″ proprio Saitta, anche stavolta giunto sul podio. Infine nella quinta tappa, la vittoria è andata ad Emanuele Spica, compagno di squadra di Saitta, che comunque è arrivato terzo nella classifica di giornata e secondo nella classifica finale assoluta. Nella generale, terzo posto finale per Emanuele Spica.
Una bella soddisfazione per Vincenzo Saitta, che oltre al secondo posto finale può vantare il fatto di avere raccolto ben 5 podi su 5 tappe della gara. Risultati frutto sia del talento che Saitta ha sempre messo in mostra, sia del fatto di essere seguito da un ottimo team, come la Rolling Bike, e da un manager come Paolo Alberati, che ha subito creduto nelle possibilità di Saitta portandolo con se e rimanendogli accanto anche nei momenti più difficili. A fine gara, lo stesso Saitta lo ha voluto ringraziare pubblicamente. Ormai, nella mountain bike, Saitta è uno dei corridori più apprezzati e seguiti, e grazie alla giovane età per questo tipo di gare, ha ancora ampi margini di miglioramento.
LE FOTO SONO TRATTE DAL SITO APPENINICA