Che si realizzi un nuovo tetto in un edificio scolastico è una notizia importante, ma non epocale. I lavori che la prossima settimana avranno inizio nell’Istituto “Enrico Medi”, invece, rischiano di passare alla storia. L’ing. Francesco Nicosia della Città metropolitana di Catania, infatti, ci ha confermato che inizieranno i lavori per realizzare sull’edificio un tetto vero, con lastre di termo-copertura spiovente. Lavori che arrivano dopo 14 anni di segnalazioni e lettere ufficiali da parte dell’Istituto alla Città metropolitana, che non ha mai avuto modo di intervenire. Eppure la palestra e qualche aula, ogni volta che pioveva, si allagavano, perché il tetto era stato realizzato con una “falsa” terrazza, protetta solo da guaine bituminose, che con il gelo perdeva la sua funzione, provocando delle infiltrazioni. Oltre a ciò, dei lavori dell’impianto elettrico non erano stati realizzati a dovere, complicando la situazione. Non a caso quando l’ing. Nicosia, dopo uno sciopero degli studenti e una protesta dei genitori finita sui media, ha effettuato un sopralluogo alla nostra presenza, si è letteralmente messo le mani nei capelli. Ha trovato infatti un edificio abbandonato a se stesso e un ambiente ormai sfiduciato, certo che mai la l’ex Provincia avesse investito in periferia. Ai tempi l’ing. Nicosia ci disse che avrebbe fatto il possibile, ma che per il tetto si sarebbe dovuto attendere la bella stagione, onde evitare di provocare con le possibili piogge altri danni all’edificio. In verità in pochi hanno creduto che nonostante le sue sicure buone intenzioni, costi e risorse, sempre esigue per le periferie, avessero permesso di realizzare l’opera.
Oggi però i più scettici devono ricredersi. «Non solo la settimana prossima inizieremo a realizzare il nuovo tetto – ci dice l’ing. Nicosia al telefono – ma durante l’inverno abbiamo sistemato tutti i bagni e gli impianti, eliminando l’umidità che aggrediva le murature. Ci siamo riusciti perché il sindaco metropolitano Trantino, resosi conto della situazione ci ha invitato a fare il possibile per restituire decoro all’edificio». E il lavoro realizzato merita un plauso, al punto che la dirigente dell’Istituto, la prof. Maria Francesca Miano, e alcuni genitori hanno ritenuto di dovere ringraziare il sindaco Trantino, gli uffici dell’ex Provincia e soprattutto l’ing. Nicosia che ha mantenuto la promessa. Certo in quell’Istituto i problemi da risolvere sono ancora tanti, con i ragazzi che giustamente chiedono di potere studiare in ambienti efficienti e funzionali. Adesso però hanno acquisito fiducia: dopo 14 anni di incuria, hanno capito che le istituzioni si muovono anche per le periferie. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 01-07-2025