«Le coltivazioni fuori suolo offrono diversi vantaggi, tra cui la possibilità di ottenere prodotti senza nichel, riducendo così le reazioni allergiche». È stato ribadito con decisione in occasione del convegno “Una scuola fuori suolo con radici nel futuro”, organizzato dall’Istituto superiore “E. Medi” di Randazzo, guidato dalla dirigente Maria Francesca Miano. I relatori, moderati dal prof. Nicolò Cartillone, hanno spiegato agli studenti i benefici di una coltivazione che consente anche di risparmiare acqua e ridurre l’inquinamento, provocando un minore impatto ambientale. Dopo i saluti della dirigente e l’esposizione da parte degli studenti dei risultati ottenuti con la coltivazione fuori suolo, sono intervenuti il dott. Mario Cugno, che si è soffermato sul valore della certificazione nichel free; il dott. Antonio Putrino, intervenuto sul ruolo del materiale genetico nelle coltivazioni innovative; il dott. Antonino Gugliuzzo, che ha spiegato la gestione sostenibile degli artropodi infestanti in coltura protetta; il prof. Rosario Mauro, che si è soffermato sulle innovazioni colturali e sul miglioramento delle caratteristiche qualitative delle produzioni fuori suolo; infine, il prof. Alessandro Vitale, che ha descritto l’offerta formativa del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania. «È stato un bel momento formativo – ha affermato il prof. Cartillone – gli studenti hanno potuto approfondire le tecniche di coltivazione fuori suolo, le applicazioni pratiche e i benefici delle produzioni nickel free, attraverso gli interventi di docenti universitari, ricercatori e tecnici del settore. Grazie a loro, è stato possibile esplorare aspetti scientifici, agronomici e normativi legati a queste pratiche.
Un’opportunità per comprendere come l’innovazione possa migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità del processo produttivo». «Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento all’Unione Europea – ha affermato la dirigente dell’Istituto, Maria Francesco Miano – per aver messo a disposizione i fondi necessari alla realizzazione di progetti innovativi e formativi. Grazie a questi finanziamenti, abbiamo potuto dotare i nostri corsi di laboratori all’avanguardia, offrendo così ai nostri studenti l’opportunità di acquisire competenze importanti. In particolare, i fondi europei ci hanno permesso di avviare percorsi formativi su colture innovative, come quella del frutto nichelfree, che rappresentano una valida soluzione per rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione e a tutela della salute dei consumatori. Questo approccio ci consente di arricchire l’offerta formativa, promuovendo esperienze pratiche e competenze che saranno fondamentali per il futuro dei nostri ragazzi». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 30-05-2025