E’ il grido degli avvocati del circondario del Tribunale di Bronte che chiamano a raccolta i cittadini dei comuni di Bronte, Cesarò, Maletto, Maniace, Randazzo, S. Teodoro e le Associazioni ed i Circoli tutti per dire no alla chiusura del Tribunale e degli Uffici del Giudice di Pace di Bronte. La paventata ipotesi di soppressione è stata prevista dal provvedimento legislativo adottato dal Parlamento Nazionale nell’estate del 2011 che, al fine di riorganizzare la geografia giudiziaria italiana, stabilì la soppressione e/o l’accorpamento delle Sezioni Distaccate dei Tribunali. «Se il Tribunale di Bronte, Sezione Distaccata del Tribunale di Catania, dovesse essere soppresso, – afferma l’avv. Antonio Petronaci – verrebbe arrecato un danno gravissimo alle popolazioni di molti Comuni del circondario con grave violazione di un principio fondamentale posto alla base della Costituzione Italiana: il diritto alla tutela dei diritti ed interessi legittimi dei cittadini.» Per gli avvocati l’assemblea pubblica che si terrà alle 9,30 di sabato 21 aprile nei locali del Cine Teatro Comunale è importante per sensibilizzare tutti i cittadini e le autorità Amministrative dei Comuni del Circondario che ricadono nella Giurisdizione del Tribunale di Bronte. «La presenza degli Uffici Giudiziari nel territorio, – continua Petronaci – oltre ad essere segno della presenza dello Stato, fornisce un servizio primario ed esclusivo ai cittadini stessi. In particolare, la soppressione degli Uffici giudiziari presenti a Bronte creerebbe notevoli disagi ad una popolazione situata in un’area geografica prettamente montana, collegata al capoluogo di provincia tramite infrastrutture che nel periodo invernale non consentono di raggiungere agevolmente Catania, in assenza di idonei mezzi di trasporto pubblico e i cui Comuni distano dal capoluogo di provincia dai 70 ai 120 Km.»