Aveva costruito una bomba ad alto potenziale in grado di provocare una deflagrazione devastante. Sfortunatamente per lui, però, i carabinieri della Compagnia di Randazzo hanno effettuato un controllo in alcune abitazioni dove risiedono persone sospette e hanno trovato l’ordigno, arrestando il suo costruttore. Si tratta di Marco Scrivano, un giovane di 23 anni di Randazzo, già denunciato dai carabinieri per altri reati, che adesso dovrà difendersi dall’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente. I militari dell’Arma, infatti, a seguito di una perquisizione domiciliare nel garage dell’uomo, hanno notato un grosso cilindro di cartone cui fuoriusciva una “candelina scintillante a stelo”, che solitamente si usa durante le feste. Quando i carabinieri hanno chiesto a Scrivano cosa fosse, il giovane prima è diventato particolarmente nervoso e poi ha avvertito i carabinieri di non toccarlo perché poteva essere pericoloso. In pratica la “candelina” era la miccia di una bomba che i carabinieri del nucleo artificieri di Catania hanno definito ad alto rischio e potenziale, costruita si in maniera artigianale, ma con grande maestria. Ovviamente Scrivano è finito prima in caserma, e poi nel carcere catanese di piazza Lanza, con i carabinieri impegnati nelle indagini per capire a cosa e a chi potesse servire un ordigno così pericoloso. L’ordigno, quindi, è stato portato in una cava, dove è stato fatto brillare dagli artificieri.
T.P. Fonte “La Sicilia” del 06-12-2010