Buone notizie per i tanti cittadini di Bronte che in passato hanno costruito la propria abitazione in terreni demaniali gravati da uso civico e che fino a oggi non hanno potuto ottenere il diritto di proprietà dell’immobile, a causa di una errata registrazione catastale. L’Ufficio del territorio, su esplicita richiesta del Comune di Bronte, ha concluso il lavoro di correzione delle mappe. Le aree interessate sono principalmente due, quella di Ss Cristo, al di sopra della linea ferrata della Fce e della zona di via Mosè e via Sturzo. «E’ stato un lavoro lungo, ma alla fine ci siamo riusciti – dice l’assessore Giuseppe Gullotta – in verità la legge consente da anni a chiunque abbia effettuato interventi migliorativi del terreno di potere sottrarre i terreni dal vincolo degli usi civici. I residenti in due zone del paese, che i brontesi conoscono meglio come quelle inserite nei fogli 81 e 83, però sono stati esclusi da questo diritto, a causa appunto dell’errata registrazione catastale, che ha impedito loro di poter ottenere l’atto dell’immobile e di godere di tutti i diritti di proprietà. Ringrazio i dirigenti dell’ufficio degli Usi civici e soprattutto il sindaco, Pino Firrarello e il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione». Soddisfatto anche il sindaco Firrarello, che anni fa ha firmato una convenzione con l’Agenzia del territorio. «I brontesi attendevano da tempo una soluzione – ha concluso Firrarello – abbiamo restituito loro il legittimo diritto di proprietà». Domenica prossima, alle 17, al Collegio Capizzi, il sindaco e l’assessore Gullotta, in collaborazione con i tecnici delegati dalla Regione, hanno organizzato un convegno per spiegare ai cittadini cosa fare.
Fonte “La Sicilia” del 14-02-2010