«Valorizziamo i resti delle mura che durante il Medioevo cingevano la città». E’ l’obiettivo di un progetto di 112 mila euro che il Comune di Randazzo ha presentato alla Regione siciliana per il finanziamento. Il progetto prevede la sistemazione dell’aiuola adiacente l’unico tratto significativo che è rimasto delle mura e che tutti i turisti possono ammirare arrivando a Randazzo: «Abbiamo presentato – dice il sindaco Ernesto Del Campo – un progetto per la sistemazione e la riqualificazione della base delle mura di cinta nella via Bonaventura, nel tratto che va dall’incrocio con la via Umberto fino al monastero di San Giorgio, a ridosso del vecchio mattatoio, dove presto apriremo un museo. Alla base delle antiche mura, infatti, vi è un’aiuola ormai degradata costruita oltre 50 anni fa con alberi che, oltre a nascondere le mura stesse, hanno anche dissestato la strada. Noi, invece, abbiamo pensato di piantarvi fiori di stagione che non ne impediscano la vista». Randazzo era circondata da una cinta muraria, probabilmente di epoca sveva, lunga circa 3 chilometri, con 8 torri e 12 porte. Oggi, oltre al tratto di via Bonaventura citato dal sindaco, rimangono soltanto una torre, ovvero il Castello di San Martino e quattro porte denominate “Pugliese”, “San Martino”, “San Giuseppe” ed “Aragonese”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 22-01-2010