I riflettori della Prefettura di Catania puntati sul mercato domenicale di Randazzo, considerato insicuro. Dopo che una signora era stata colta da un malore in mezzo alle bancarelle che in qualche modo hanno rallentato le operazioni di soccorso, il signor Carmelo Longo ha scritto alle autorità comunali ed al prefetto per segnalare un altro caso più o meno simile. “Una mia congiunta – scrive – è stata colta da infarto. L’ambulanza del 118 è rimasta bloccata dalle bancarelle del mercato domenicale. Gli operatori sono venuti a piedi, ma quando sono arrivati, dell’infarto nell’elettrocardiogramma non c’era più traccia e si è pensato ad un semplice malore. La stessa paziente, in serata, è stata ricoverata al Vittorio Emanuele di Catania e dopo qualche giorno operata di angioplastica. Se l’ambulanza fosse arrivata prima, l’infarto si sarebbe notato”. Per il signor Longo, la paziente ha rischiato la vita e per questo pone tutti gli interrogativi sulla sicurezza del mercato. “Il problema del mercato domenicale è all’attenzione di questa Amministrazione – afferma l’assessore Enzo Ceraulo – abbiamo costituito un gruppo di lavoro incaricato ad aggiornare la mappa del mercato. Oltre a ciò, stiamo cercando di capire le esigenze di ogni mercante che oggi pagano per una superficie ben stabilita, ma poi anche a causa delle esigenze e della presenza dei furgoni, ne occupano un’altra. L’obiettivo è sempre lo stesso, ovvero eliminare una fila di bancarelle lungo le arterie principali e rimodulare quelle all’interno delle due piazze. Ci sono, però, anche altre idee e venerdì mi incontrerò con i dirigenti per confrontarmi e per fissare i tempi necessari a concludere questo lavoro, prima di affrontare i mercanti. La Prefettura, alla quale abbiamo già relazionato l’attuale situazione del nostro mercato, sta anch’essa verificando i rischi che corrono gli avventori. Con tutte le difficoltà del caso – conclude – adegueremo con certezza questo mercato alle norme igienico-sanitarie e di sicurezza e se non fosse possibile, dopo averle provate tutte, lo sposteremo”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 13-05-2009