Il ritardo nella riapertura dell’ufficio postale, dopo il furto del 4 dicembre, finisce sul tavolo del prefetto di Catania Vincenzo Santoro. Il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, ha inviato un fax per segnalare sia i disagi, che l’assenza dell’ufficio postale comporta nel periodo natalizio, sia il rischio di proteste popolari che potrebbero sfociare in sommosse. “Assieme al comandante della polizia municipale, Gaetano Cullurà – afferma il sindaco – ho effettuato un sopralluogo nell’ufficio postale. Da quello che ho potuto vedere è tutt’altro che prossimo alla riapertura, con grave danno per i miei concittadini. Capisco che il raid dei ladri ha provocato ingenti danni, ma non credo che una società come Poste italiane possa consentire un ritardo così lungo”. Così Del Campo ha deciso di scrivere al prefetto: “Non solo per chiedere il suo autorevole intervento verso chi può velocizzare i lavori di ristrutturazione dell’ufficio, ma anche per segnalare il fatto che in città la protesta monta ogni giorno di più e temo che possa diventare incontrollabile. Le pensioni possono essere ritirate solo all’ufficio postale di Bronte che, anche se potenziato, ha le sue difficoltà a smaltire l’enorme mole di lavoro. Inoltre – prosegue – nonostante abbia chiesto l’apertura giornaliera dell’ufficio di Passopisciaro, ciò avviene solo 2 giorni la settimana, senza considerare che è impossibile che sotto le feste natalizie si debba andare fuori Randazzo anche per spedire un semplice pacco. Non vogliamo puntare il dito contro alcuno – conclude – siamo maggiormente propensi a pensare che si sta lavorando, ma i motivi del ritardo cronico vanno spiegati, nel rispetto dei miei concittadini.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 21-12-2010