L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo e il sindaco di Randazzo, Ernesto del Campo, pur sottolineando la volontà a non voler trascurare ed anzi approfondire quanto sostenuto dal prof. Mario Zappia, che in qualità di direttore della Clinica neurologica del Policlinico universitario “Vittorio Emanuele”, ha riferito su un sospetto caso di “mucca pazza” cui sarebbe afflitta una donna di 68 anni di Randazzo, rimarcano come la notizia abbia provocato ingiustificato allarme. “Oggi incontrerò il personale dei miei uffici – ha commentato l’assessore Russo – per verificare se c’è allarme e se si tratta effettivamente del morbo della mucca pazza. E’ una cosa da approfondire, ma non mi pare ci siano gli elementi per suscitare allarme”. Dello stesso avviso il sindaco Del Campo che ha inviato una lettera all’intera gerarchia del settore veterinario dell’Asp di Catania, compreso il direttore generale Calaciura, oltre che al prefetto Vincenzo Santoro e all’associazione allevatori di Catania, chiedendo notizie sulla paziente e difendendo l’economia randazzese.
“L’Amministrazione comunale di Randazzo – scrive nella nota – ha appreso, dagli organi di stampa, con una certa preoccupazione e nel contempo con perplessità, la notizia. Purtroppo il comunicato si è diffuso repentinamente su tutto il territorio nazionale e ci chiediamo se fondati motivi per un sospetto caso clinico, non supportato – a quanto pare – da analisi diagnostiche e di laboratorio specifiche, che ne conclamino eventualmente la malattia di Creutz-feldt-Jacob, possano giustificare un tale procurato allarme. E’ ovvio – continua Del Campo – che si esprime alla concittadina interessata la massima solidarietà e vicinanza, nonché gli auguri per una pronta guarigione unitamente alla speranza che la supposta malattia rimanga solo un’ipotesi. Chiaramente, però, l’allarme preoccupa non poco sia i cittadini di questa città, sia i consumatori locali di carni bovine e dei comuni limitrofi”. Per Del Campo dall’allarme ai pregiudizi sulla qualità delle carni vendute a Randazzo il passo è breve: “Ciò originerà non pochi pregiudizi alla già precaria economia di Randazzo. Va da sé che questa Amministrazione comunale ha la necessità di difendere il lavoro e la produzione di tanti onesti operatori dei settori agro-silvo-pastorale e caseario e della gastronomia randazzese”. Un controllo generale sugli allevamenti, però, vale la pena effettuarlo. Infatti, Del Campo chiude così la sua lettera: “In qualità di sindaco e quindi di responsabile locale di Igiene e sanità pubblica, chiedo alle autorità in indirizzo, una urgente e circostanziata relazione sia sullo stato clinico-sanitario della paziente, sia sullo stato igienico-sanitario e amministrativo degli allevamenti del distretto Randazzo, Bronte, Maletto e Maniace”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 08-02-2011