«O la base del Consorzio si allarga o la crisi prenderà il sopravvento e l’economia legata alla fragola di Maletto si fermerà». Se non è un grido d’allarme, poco ci manca. Il presidente del “Consorzio Etna fragole di Maletto”, Antonino Carruba, ha riunito tutti i produttori di fragole consorziati e non della piccola comunità dell’Etna, l’Amministrazione comunale guidata da sindaco Pippo De Luca e, poi, affrontando argomenti come la “prossima campagna di commercializzazione” ed il “recupero, la valorizzazione e la tipicizzazione fragole e fragolina di Maletto”, ai circa 45 produttori presenti all’assemblea ha detto: «La crisi che sta investendo tutti i settori agricoli non sta risparmiando la nostra fragola. Per affrontarla adeguatamente è necessario dare al Consorzio potere contrattuale nei confronti dei commercianti per primi e del mercato dopo, per evitare le speculazioni dei commercianti che cercano fra noi stessi chi vende la fragola ad un prezzo minore». Per Carruba riunire tutti i produttori di Maletto non vuol dire soltanto prezzo unico, ma anche la possibilità di crescere, creare un marchio tipico e perché no puntare alla trasformazione del prodotto che risolverebbe il grande problema della vendita forzata per evitare il deterioramento del frutto. «Il consorzio – continua Carruba – oggi è costituito da 14 produttori. All’assemblea ne hanno partecipato circa 45. Tutta Maletto ne vanta più o meno 50. A questi ci rivolgiamo per portare nuova linfa vitale all’economia agricola malettese legata alla fragola». Per Carrubba fare una stima del quantitativo di fragole che si prode ogni anno a Maletto però è molto difficile. «Noi consorziati – infatti ci spiega – non facciamo il conferimento del prodotto. Di conseguenza, ogni quantitativo potrebbe essere solo presunto». Quel che è certo è che la produzione inizia ad aprile e dura fino a tutto giugno. Poi si comincia a produrre la rifiorente che in alcuni casi può arrivare fino a dicembre. In verità non è la prima volta che Carruba lancia lo stesso allarme. In passato ha pure detto di essere pronto anche a dimettersi di fronte ad un’adesione di massa. «Fino ad oggi – ci dice il sindaco De Luca – la maggior parte dei produttori ha preferito essere autonomo. Spero che quest’assemblea gli abbia fatto cambiare idea». E la prova non tarderà ad arrivare. Il presidente Carruba ha già fissato una ulteriore assemblea lunedì 10. Si vedrà quanti produttori decideranno di aderire.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 04-01-2011