Non è cominciato nel migliore dei modi il 2011 a Maletto. Un’intera famiglia della piccola comunità etnea è finita in ospedale a causa di un brutto incidente stradale verificatosi sulla circonvallazione di Maletto. In particolare il padre, che era alla guida, si trova ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania, dove lotta fra la vita e la morte. L’incidente si è verificato durante la notte, più o meno un’ora dopo la mezzanotte del nuovo anno. La coppia (di 24 anni lui, di un anno più giovane la moglie) viaggiava a bordo di una Peugeot 206, insieme con la loro piccola bambina di appena 2 anni, ed uno zio di 34 anni. Volevano tornare a casa dopo il tradizionale cenone, ma non ci sono riusciti. Il marito, alla guida, affrontando la prima curva della tortuosa circonvallazione, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo della vettura ed è andato dritto, piegando il guard rail e precipitando sotto la scarpata profonda qualche decina di metri. L’auto prima di fermarsi, a circa 30 metri dalla strada, si è ribaltata più volte, sbalzando l’intera famiglia fuori dall’abitacolo della vettura. Lo zio, con le poche forze rimaste, ha lanciato l’allarme con il suo telefonino e così posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Maletto, i Vigili del fuoco e le ambulanze del 118 di Maletto e Bronte. Sul posto anche il padre del giovane conducente che, immaginiamo con quale strazio e dolore, ha accompagnato la piccola nipotina in ospedale, mentre le ambulanze a sirene spiegate trasportavano il resto della famiglia. Al pronto soccorso i medici si sono resi subito conto che le condizioni del marito erano particolarmente gravi e cosi ne hanno disposto il trasferimento all’ospedale Cannizzaro di Catania. Poi però l’uomo è stato ricoverato in prognosi riservata al Garibaldi. Migliori le condizioni del resto della famiglia: la moglie e lo zio sono stati trattenuti a Bronte, mentre la piccola si trova ricoverata all’ospedale di Biancavilla. Nel piccolo paesino ieri non si parlava d’altro. Doveva essere una notte di festa, invece per molti è stato un capodanno di ansia e tristezza.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 02-01-2011