C’è attesa tra i lavoratori forestali impegnati nel contingente antincendio per gli esiti del vertice in programma domani alla Regione siciliana, dal quale dipende la loro conferma. A differenza degli anni passati, infatti, la Regione ha previsto di pagare parte del servizio a tutela dei boschi dell’isola con i fondi Fas, cui è in atto un braccio di ferro fra il Governo regionale e quello nazionale.
A coloro che sono stati assunti dal primo giugno è stato comunicato che il loro avviamento al lavoro era strettamente a tempo determinato, per l’esattezza sino a metà giugno. Un periodo che avrebbe permesso loro di fare formazione nell’attività di spegnimento degli incendi boschivi. Questo, ovviamente, ha destato preoccupazione ai lavoratori i quali, al momento, non dispongono di documenti scritti che diano loro garanzie:«Se ci chiedete – dicono alcuni operai della base di protezione civile di contrada Barbotte a Maletto – se sappiamo cosa faremo giovedì 17 non possiamo che dirvi no. Noi e le nostre famiglie, è chiaro, speriamo di continuare a lavorare, anche perchè non viviamo di altro. Dirvi che siamo preoccupati – concludono – è certamente banale». Dai sindacati, però, arrivano notizie confortanti:«Vero è che, stante la situazione attuale, dal 17 giugno non ci dovrebbe più essere il contingente antincendio – afferma il segretario provinciale di Catania della Flai Cgil, Alfio Mannino – ma l’arch. Pietro Tolomeo, capo del dipartimento regionale delle foreste, venerdì ha assicurato alle organizzazioni sindacali sul fatto che domani (lunedì 14, n.d.c.) comunicherà ai 9 responsabili provinciali dell’Ispettorato forestale il prosieguo dell’attività dell’antincendio fino a far compiere ai lavoratori le 151 giornate lavorative». Di fatto, secondo Mannino, fino al 20 ottobre gli operai dovrebbero far da guardia ai boschi per occuparsi di piccole manutenzioni, con la Regione che pagherebbe dai propri capitoli di spesa sino alla fine del servizio antincendio per, poi, attingere ai Fas. Intanto, il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania, Antonino Lo Dico, si augura che quest’anno continui il trend positivo registrato lo scorso anno e precisa:«Il 2009, grazie alla sinergia con tutti gli enti coinvolti nel piano provinciale antincendio, è stato certamente il più positivo degli ultimi 10 anni. Di conseguenza, l’organizzazione che speriamo di darci quest’anno dovrebbe essere la stessa». Qualche dato sugli incendi lo fornisce il comandante del distaccamento delle guardie forestali di Bronte, commissario Vincenzo Crimi:«Il fuoco – spiega – è la macchina più potente esistente in natura e il suo potere distruttivo è enorme. Nel quinquennio 1993/1997 nel nostro Paese sono andati distrutti 540.000 ettari di territorio boscato, una superficie sostanzialmente pari al territorio della Liguria. Il 2007 è stato l’anno più disastroso con 10.614 incendi che hanno distrutto 225.563 ettari di territorio di cui 115.242 boscati. Nel 2008 e nel 2009 il trend negativo è sceso, ma il 2010 si presenta incerto». Per questa ragione, solo sul cono dell’Etna, se gli auspici del sindacalista Mannino dovessero essere confermati, per tutta l’estate sarà impiegato un piccolo esercito di 632 uomini, pronto a segnalare fumo e ad intervenire al comando delle Guardie forestali che potranno anche avvalersi dell’elicottero pronto ad alzarsi in volo dalla postazione di Randazzo.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 13-06-2010
OPERAI ANTINCENDIO: 632 PER 9 DISTACCAMENTI
Soltanto sull’Etna, gli operai antincendio assunti il primo giugno e che attendono notizie per il futuro sono 632 suddivisi in 4 categorie: aspi (addetti squadre pronto interventi), operai vigili del fuoco (qualifica acquisita prestando servizio militare oppure temporaneo nello stesso Corpo), autisti e vedette (con questi ultimi che hanno superato un corso di cartografia). Ecco la scheda delle assunzioni per distaccamento, fornita dall’ispettorato forestale: Adrano: 38 aspi, 3 vigili del fuoco, 10 autisti e 8 vedette. Bronte: 58 aspi, 3 vigili, 15 autisti e 15 vedette. Maniace: 47 aspi, 4 vigili, 14 autisti e 4 vedette. Randazzo: 64 aspi, 4 vigili, 15 autisti e 12 vedette. Linguaglossa: 43 aspi, 1 vigile, 16 autisti e 16 vedette. Zafferana Etnea: 45 aspi, 4 vigili, 16 autisti e 22 vedette. Nicolosi: 34 aspi, 1 vigile, 14 autisti e 13 vedette. Catania: 24 aspi, 1 vigile, 7 autisti e 4 vedette. Giarre: 27 aspi, 1 vigile, 7 autisti e 22 vedette.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 13-06-2010