Una sala strapiena nelle tre proiezioni effettuate presso l’aula convegni della scuola “Francesco Crispi” del Comune di Cesarò. Con l’occasione di incontrare i due registi, siciliani pure loro, Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza, che hanno parlato del film: una storia ispirata al rapimento e all’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo. Il ragazzo, quasi tredicenne fu rapito e poi strangolato e sciolto nell’acido dopo 779 giorni di prigionia. Con il film Sicilian Ghost Story, i due registi, oltre a ricordare un episodio di Mafia spesso dimenticato, hanno voluto trasformarlo in una sorta di favola, girata integralmente sui Nebrodi, tra Troina, e Cesarò, accompagnati dall’esperta guida di Antonio Costanzo. “Ci avevano parlato dei Nebrodi, ma non ci eravamo mai stati – ci dicono i due registi – appena effettuati i primi sopralluoghi, tra Tortorici e il Lago di Treare siamo rimasti colpiti, soprattutto per i bellissimi specchi di acqua presenti tra i boschi, poi abbiamo scelto la zona vicino Monte Soro, e Cesarò e Troina, per la possibilità di avere un valido supporto logistico. In futuro speriamo di fare qualcosa anche sull’Etna”. La proiezione è stata fortemente voluta dall’amministrazione Calì, dal dirigente scolastico Carmelo Belfiore. e dal Parco dei Nebrodi rappresentato dal Commissario Luca Ferlito, con il supporto dei ragazzi del Servizio Civile. A fare gli onori di casa il vice sindaco Antonio Saraniti, Ai due registi, è stata donata una cesta di prodotti tipici, preparata dai produttori locali del “Mercato della Terra dei Nebrodi” (progetto avviato l’inverno scorso e vedrà i produttori protagonisti ogni terza domenica del mese), ed un quadro, con una poesia scritta da Giuseppe Longo.