Un progetto preliminare che inglobi uno studio idro geologico e le attività da compiere per cercare nuove fonti di acqua di qualità, ed un altro studio dettagliato sulle condizioni della rete idrica di Bronte. Questo il lavoro che in un mese dovrà compiere l’equipe di esperti chiamati dal sindaco Pino Firrarello per individuare tutte le soluzioni possibili atte a risolvere il problema dell’acqua al vanadio a Bronte. Presso la sede dell’Ato idrico provinciale di Catania, ospiti del direttore Laura Ciravolo, infatti, si sono riuniti il prof. Francesco Schilirò, geologo e geotecnico dell’Università di Catania, nonché profondo conoscitore del territorio dell’Etna dal punto di vista geologico ed idraulico, i professori Carlo Modica ed Alberto Capisano, docenti di Costruzioni idrauliche del Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Catania, il geologo Pietro Tomaselli e l’ing. Gianfranco Schilirò. Insieme con loro l’ing. Salvatore Caudullo, capo dell’ufficio tecnico di Bronte, il geometra Francesco Messineo del Comune e l’assessore Enzo Bonina che sta seguendo la vicenda. “Il nostro obiettivo – ha affermato quest’ultimo – è quello di svincolarci dal pozzo di Ciapparazzo che come ormai è notorio è ricco di vanadio. L’ideale sarebbe reperire autonomamente risorse idriche sufficienti al nostro fabbisogno. Se nuovi pozzi dobbiamo scavare – ha concluso l’assessore – sarebbe opportuno cercarli a monte dell’abitato per evitare i pesanti costi per il sollevamento”. I tecnici cartina alla mano, infatti, stanno effettuando un censimento di tutti i pozzi presenti sul territorio. “Il progetto preliminare – ha affermato l’ingegnere Ciravolo – ci servirà ad avere dati certi sul fabbisogno idrico di Bronte e sulle risorse da reperire. Fatto questo – ha concluso – ci concentreremo sulla ricerca dei fondi”. Il progetto preliminare inoltre dovrà prevedere anche la possibilità del risanamento della rete idrica che, se privata delle falle, probabilmente consentirà al Comune di consumare meno degli80 litri di acqua al secondo previsti nell’attuale fabbisogno.