Diventa triste il sabato sera nella città di Bronte, funestata dalla notizia della morte di un giovane, rimasto vittima di un inspiegabile incidente stradale. Si tratta di Antonio Marcantonio, 22 anni compiuti il 16 marzo scorso. Secondo una prima ricostruzione, ieri sera intorno le 18, il giovane, a bordo di una Opel Corsa, percorrendo il viale Kennedy, in direzione della zona artigianale, all’improvviso ha perso il controllo dell’auto uscendo fuori strada sfortunatamente in un tratto prospiciente a una scarpata profonda circa 50 metri. L’auto ha sfondato il guard rail ed ha fatto un volo terribile, sbattendo violentemente prima contro un muro e poi, dopo essersi ribaltata, si è fracassata su un terreno lavico. Nell’urto o forse nel volo il giovane è stato scaraventato fuori dall’abitacolo del veicolo, precipitando anch’egli sulla dura lava. Pensate che i soccorritori del 118 lo hanno trovato riverso a terra un decina di metri lontano dall’auto. Le profonde ed evidenti ferite al capo lasciavano già presagire la gravità dell’incidente, ma gli operatori hanno ugualmente tentato la corsa verso il pronto soccorso dell’ospedale di Bronte, dove però il giovane, nonostante i medici abbiano fatto il possibile, è morto. Immaginate lo strazio dei genitori e dei parenti corsi immediatamente in ospedale. Antonio era un giovane conosciuto in città. Era un bravo ragazzo che nella vita si dava da fare. In passato si era impegnato come apprendista barbiere, ma i brontesi che lo conoscevano ci dicono che per adesso faceva l’operaio muratore. Un giovane con tante speranze per il futuro, insomma, e soprattutto con tanta voglia di vivere. Un ragazzo d’oro apprezzato e voluto bene dai tanti amici che ieri sera, non credevano alle notizie che si rincorrevano freneticamente nelle strade e fra i bar, gettando nello sconforto l’intera cittadina costretta a piangere la morte di un giovane. Sul luogo dell’incidente oltre ai soccorritori del 118, sono arrivati anche i Vigili del Fuoco volontari di Maletto e la Polizia Municipale di Bronte che ha effettuato i rilievi del caso. Si cerca di capire come mai il giovane abbia perso il controllo della vettura. Dai primi rilievi non sembrerebbe che sulla strada siano rimasti i segni di una possibile frenata. Né tanto meno l’asfalto era stato bagnato dalla pioggia. Di conseguenza l’auto sarebbe inspiegabilmente andata dritta verso la scarpata, per un volo che per il giovane Antonio è stato purtroppo fatale.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 17-05-2009