«Cambiamo il nome di via Nino Bixio di Bronte con via Libertà». E’ l’idea del sindaco Pino Firrarello che, per rendere giustizia alla storia della sua cittadina, ha deciso di rimuovere la targa con su scritto Bixio, all’inizio della via che si trova a 2 passi da quella piazza San Vito dove furono fucilati i brontesi nel 1860, e di porvi il più simbolico, ma più vicino alle aspirazione dei contadini del tempo, “via Libertà”. Gli uffici stanno redigendo l’apposito regolamento di modifica della toponomastica che il Consiglio comunale, dopo l’insediamento, discuterà. «Vero è – afferma il sindaco – che la voglia di giustizia sociale dei contadini nel 1860 sfociò in un massacro, ma è vero anche che ne seguì un orrendo giudizio sommario da parte di Bixio che non merita una via». I brontesi nel 1860 vivevano all’ombra di una fraudolenta usurpazione del territorio a favore dell’ospedale Maggior di Palermo e di Orazio Nelson. Garibaldi prometteva lo smantellamento dei latifondi e la spartizione delle terre, ma a Bronte fece un’eccezione onde evitare di compromettere i rapporti con il governo inglese, rappresentato dagli eredi di Nelson. Così per soffocare la rivolta dei contadini Bixio, fece fucilare l’avv. Nicolò Lombardo che era innocente e 4 popolani.
Fonte “La Sicilia” del 12-06-2010