“La legge di stabilizzazione del precariato è inapplicabile, per ragioni normative o di vincoli di finanza. Finirà per eludere le vostre aspettative”. Lo hanno detto ai contrattisti ed ex articolisti del Comune di Bronte, il sindaco Pino Firrarello, il suo collega di Acireale Nino Garozzo e l’on. Fabio Mancuso, con quest’ultimo che, per evitare che tutto ciò accada, ha presentato alla commissione Lavoro un emendamento alla legge sulla stabilizzazione, attualmente in discussione su proposta del sindaco di Acireale. “Sulla vostra pelle – ha affermato Garozzo ai precari brontesi – si gioca una battaglia fatta di slogan e bugie. La Regione intende approvare una legge che cozzerà inevitabilmente con le normative che obbligano i Comuni a non sforare il patto di stabilità ed a non superare il 40% delle spese per il personale. In pratica non tutti fra voi potranno essere stabilizzati. Per evitare disparità noi proponiamo che la Regione rediga una graduatoria di tutti i precari siciliani contrattisti ed ex art. 23 secondo i criteri di anzianità di impiego e che i primi vengano stabilizzati negli enti dove lavorano fino ad esaurimento delle possibilità, consentendo agli altri di essere stabilizzati altrove nel rigoroso rispetto della graduatoria, attraverso la mobilità. Si eviterà – ha concluso Garozzo – che chi è precario da pochi mesi alla Regione, superi un precario storico di un Comune con problemi economici”.All’incontro hanno anche partecipato l’assessore Biagio Petralia ed i consiglieri comunali Nunzio Saitta, Angelica Prestianni, Massimo Castiglione ed Angelica Catania.
Fonte “La Sicilia” del 08-12-2010