La Cgil ha celebrato il proprio congresso nella sala consiliare «Nicola Spedalieri», affrontando il problema della crisi tessile e delle tante lavoratrici in cassa integrazione. Così il segretario Gino Mavica ha ospitato il segretario provinciale del settore tessile Beppe D’Aquila e quello generale della Cgil di Catania, Angelo Villari. «La situazione tessile si aggrava – ha affermato Mavica – Su una forza lavoro di 700 unità, oggi ne lavorano circa 500. Oltre a ciò circa 80 lavoratrici a giugno termineranno il periodo di cassa integrazione ordinaria ed è necessario garantire loro quella straordinaria. Per il raggiungimento di questo obiettivo chiediamo l’impegno di tutte le istituzioni». «Il congresso vuole affrontare i problemi della globalizzazione – ha affermato D’Aquila – per salvaguardare le produzioni ed i posti di lavoro nella nostra terra. Pensiamo ad un tavolo che coinvolga anche le aziende e la politica affinché ognuno fornisca il proprio contributo che ci permetta poi di raggiungere gli obiettivi sperati». «Siamo qui – ha concluso Villari – per garantire sostegno ai lavoratori e per ragionare sulle prospettive. Per salvare il tessile e per gli altri settori è necessaria una forte interlocuzione con le istituzioni. La nostra proposta sulla tracciabilità dei capi Made in Italy, impedendo alle holding di spacciare per italiani prodotti cuciti altrove, deve rientrare nell’agenda di lavoro delle istituzioni. E lo sciopero del 12 marzo – conclude – è fatto apposta per porre l’attenzione sui problemi del lavoro». Poi la nomina dei 10 delegati al congresso: Biagia Ponzo, Grazia Russo, Gabriella Uccellatore, Enza Citriglia, Alfredo Franco, Melina Citriglia, Pina Daquino, Nunzio Papotto, Maria Longhitano e Nunzia Foti.
Fonte “La Sicilia” del 31-01-2010