Imprese edili poco inclini ad utilizzare i sistemi di sicurezza dei lavoratori anche a Bronte. Lo evidenzia «Mattone sicuro», l’operazione promossa dai carabinieri che, a giugno scorso, ha scoperto come a Randazzo, Maletto e Piedimonte su 7 imprese controllate, solo una era in perfetta regola. Ed a Bronte il trend non è cambiato. I carabinieri della locale stazione, assieme ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro di Catania, infatti, hanno denunciato il legale rappresentante di una ditta edile che stava eseguendo lavori di rifacimento del tetto di un fabbricato adibito a civile abitazione in viale Kennedy. Durante il controllo, è stato rilevato il mancato utilizzo dei sistemi di protezione personale da parte dei lavoratori dipendenti, l’omessa attuazione delle misure di prevenzione e sicurezza sui ponteggi metallici in grado di evitare cadute dall’alto nonché la mancata copertura assicurativa di un lavoratore. Il legale rappresentante dell’impresa, adesso, dovrà difendersi dall’accusa di aver violato le leggi sulla sicurezza del lavoro, oltre a pagare una sanzione amministrativa di circa 11.000 euro. I Cc annunciano che «Mattone sicuro» continuerà in tutti i Comuni interessati dalla stessa operazione. L’obiettivo è quello di limitare il numero delle morti bianche che funestano le attività lavorative, soprattutto nel settore privato, come ha evidenziato l’operazione condotta dai militari dell’Arma per rispondere alle richieste di giustizia dei familiari delle vittime, anche con un’adeguata campagna di prevenzione.
L. S. fonte “La Sicilia” del 17-08-2012