Siamo alle solite, il verde pistacchio di Bronte, così buono ed unico al mondo da meritare il marchio Dop dall?Unione europea, torna ad essere oggetto di speculazioni da parte di alcuni commercianti e trasformatori che spacciano per prezioso Oro verde brontese il pistacchio straniero. I finanzieri della Guardia di Finanza di Bronte in collaborazione con il Nucleo Operativo Provinciale del Corpo Forestale di Catania, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Catania, Fabrizio Aliotta, hanno infatti sequestrato tre tonnellate e mezzo di prodotti al pistacchio pronti per la commercializzazione. In particolare in 10 ditte che vendono pistacchio all’ingrosso le Fiamme gialle hanno verificato la tracciabilità del pistacchio utilizzato, con l’intento di scoprire eventualmente se, soprattutto fra i prodotti derivati, veniva spacciato pistacchio straniero come Oro verde di Bronte Dop. I finanzieri hanno controllato praticamente tutto, dalla certificazione fitosanitaria al nulla osta all’importazione, fino alle fatture di acquisto. Alla fine è emerso che, in 2 stabilimenti su 10, in alcuni vasetti di pesto e crema di pistacchio e nelle confezioni di croccantini, tritato e granella le etichette erano ingannevoli. In pratica veniva utilizzato pistacchio estero, mentre l’etichetta riportava la scritta Igt (Indicazioni geografiche tipiche), oppure delle scritte non veritiere sulla reale provenienza del pistacchio, tali da ingannare il consumatore. Stessa operazione è stata effettuata dai finanzieri di Riposto che, sempre insieme alla Guardia forestale, hanno sequestrato a un grossista di Giarre prodotti finiti pronti per la commercializzazione. Importante per la riuscita dell’operazione è stato l’apporto degli ispettori del servizio Fitosanitario Regionale – Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale. I responsabili dei due stabilimenti sono stati denunciati per frode in commercio ed etichette mendaci. “Alla Guardia di Finanza ed alle forze dell’ordine che hanno effettuato l’operazione il mio plauso, – ha affermato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – il mio interesse, in qualità di sindaco di Bronte, é quello di salvaguardare il buon nome del pistacchio di Bronte, che è uno dei frutti più buoni e pregiati al mondo, e le migliaia di produttori che per tutto l’anno coltivano i pistacchieti con sacrifici. Di conseguenza la mia solidarietà è rivolta a costoro ed alla stragrande maggioranza di commercianti e trasformatori che lavorano il pistacchio con trasparente onestà. Gli interessi di costoro sono prioritari”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 09-12-2012