Chi spera che i lavori di costruzione del ponte Bolo, della strada statale 120 “dell’Etna e delle Madonie” sul fiume Simeto, possano essere conclusi nei prossimi 3 mesi, abbandoni ogni speranza. Il cantiere resterà fermo e deserto ancora a lungo. L’uffico stampa dell’Anas ha risposto a una parte delle nostre domande, e, senza approfondire i motivi, ci scrive che “i lavori di ricostruzione del ponte, consegnati in data 23 aprile del 2009 all’impresa appaltatrice Comer Spa, prevedevano una ultimazione contrattuale di 365 giorni dal loro inizio. A causa di motivi legati all’organizzazione propria dell’impresa, le attività di cantiere hanno subito notevoli ritardi che hanno indotto l’attivazione delle procedure di risoluzione contrattuale, in danno dell’impresa. In considerazione di ciò – continuano a scrivere – si provvederà ad un nuovo appalto per il completamento delle opere interrotte. Sarà cura della Direzione regionale – concludono – informare tempestivamente sullo svolgimento di tali procedure”. Un comunicato secco e stringato che qualche interrogativo lo suscita: cosa è accaduto di così grave per arrivare alla risoluzione del contratto? Dei ritardi l’Anas era a conoscenza da quasi un anno, ritardi derivati dalle continue piene del fiume. In estate, però, aveva veramente recuperato, al punto da realizzare tutti i piloni e le spalle del ponte. Ad ottobre tutti attendevano l’aggancio delle travi già arrivate in cantiere, per finire i lavori a dicembre. Invece tutto si è misteriosamente fermato. Adesso l’Anas dovrà bandire una nuova gara d’appalto che solitamente ha bisogno di mesi. Nella speranza che tutto vada per il verso giusto, altrimenti chissà per quanto tempo bisognerà continuare a passare su quella passerella che ad ogni piena del fiume sembra tremare.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 05-03-2011