L’Arcat (Associazione regionale club alcolisti in trattamento) consegna ufficialmente al sindaco di Bronte, Pino Firrarello, in qualità di sindaco capofila del distratto sanitario che comprende anche Randazzo, Maletto e Maniace, i risultati dei test effettuati fra i giovani per verificare con l’etilometro quanti avessero superato la soglia di tasso alcolemico e si scopre che il problema dell’alcolismo nel versante nord dell’Etna è quanto meno serio. L’Arcat, in estate, servendosi della collaborazione di giovani appositamente formati, ha creato degli “info point” nelle principali piazze maggiormente frequentate dai ragazzi dei 4 Comuni. A tutti coloro che si sono presentati, anche per ritirare gadget o il buono di un euro per acquistare una bevanda rigorosamente analcolica, è stato proposto l’alcol test. La legge impone non superi la soglia 0,5 grammi per litro di aria espirata e chiunque venga trovato positivo ai controlli per esempio delle Forze dell’Ordine, rischia serie sanzioni. Alla fine sono stati effettuati 555 test di cui 485 ai giovani fra i 14 e 35 anni e 70 a persone oltre i 70 anni, ed è emerso che fra gli uomini il 20,7%, fra le donne il 12,5% e l’1,9% dei minori superavano il livello di alcol consentito. Nel dettaglio questi i dati: a Bronte in 2 giorni sono stati controllati 233 persone e se il primo giorno su 114, 21 superavano la soglia di tasso alcolemico, il secondo giorno su 119 ben 43 avevano bevuto un po troppo. A Randazzo in 2 giorni sono stati controllati 142 persone e solo 12 sono risultati positivi, ma di questi purtroppo 2 sono minorenni. A Maniace su 102 test effettuati solo 8 sono risultati positivi, mentre a Maletto su 78 test ben 26 erano positivi. Un dato che ha preoccupato il consigliere comunale, Maria De Luca, presidente della commissione consiliare alla solidarietà sociale: “Questi risultati mi allarmano. – afferma – In generale è emerso che circa il 22% dei test sono risultati positivi, ma a Bronte in una sola serata è stato sfiorato il 45%. Passando ai fatti, oltre alla vigilanza che questa amministrazione ha sempre effettuato e sollecitato attraverso l’indispensabile lavoro delle Forze dell’Ordine, è arrivato il momento di incrementare la sensibilizzazione direttamente verso i giovani che purtroppo si avvicinano all’alcol in giovane età. In qualità di Comune capofila – continua – informeremo immediatamente i sindaci degli altri Comuni per raccordarci con il direttore del Distretto sanitario dell’Asp do Bronte”. Per Firrarello è arrivato il momento di allargare le campagne informative contro l’alcol che i Sert effettuano nelle scuole superiori: “E’ bene – afferma – iniziare le campagne di sensibilizzazioni dagli scolari della quinta elementare, per poi proseguire nella scuola media. Bisogna fin da giovani mettere in discussione convinzioni e comportamenti nel confronti del bere, a garanzia e vantaggio della salute”.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto