Luci della ribalta a Bronte. Prende il via la rassegna teatrale “Incontriamoci a Teatro” diretta dalla Compagnia “In.. Stabile”, con la fattiva collaborazione del Comune. Da sabato 30 gennaio, fino al 8 maggio, nel cine teatro comunale delle Città del pistacchio andranno in scena divertenti ed esilaranti commedie di autori di sicuro spessore. E sabato si inizia nel migliore dei modi con “L’eredità dello zio canonico”, commedia in tre atti del drammaturgo catanese Antonino RussoGiusti e la regia di Giacomo Barletta e Mario Favara, interpretata dalla “Compagnia Percorsi Teatro” di Caltagirone. Si tratta però solo del primo “atto” di un ricco programma che vedrà esibirsi a Bronte compagnie di Catania, Adrano, Acireale, con la compagnia “In.. Stabile” che si esibirà in 2 commedie. “La rassegna – ci dice il sindaco Pino Firrarello – è frutto dell’impegno della compagnia teatrale “In ..stabile” di Bronte, che da diversi anni svolge attività teatrale ed a cui va il mio ringraziamento perché, nel nostro teatro, da vita a rappresentazioni di valore dal profondo significato sociale e culturale. Ritengo che il teatro sia un importante fattore di aggregazione, ed aiuta la diffusione della cultura popolare”.
Cenni sulla “Compagnia Percorsi Teatro”
La fondazione nel 2000 al Teatro Politeama di Caltagirone segnò l’ inizio di un percorso artistico che ha portato la formazione ad attraversare i più diversi generi teatrali, collaborando a tantissime rassegne teatrali in tutta la Sicilia. La compagnia è stata più volte premiata a concorsi e rassegne di livello nazionale come il premio per il per il teatro Pippo Fava nel 2003, il premio Massimo Troisi nel 2001 e al Taormina FilmFestival con il film-documentario “Puparia”. Gli attori sono: Giacomo Barletta, Maria Romano, Rosita Sinopoli, Giuseppe Sinatra, Margherita Romano, Peppe Amore, Angelo Farruggia, Mario Favara, Nicola Buoncompagni, Aldo Navanzino, Angela Sorace e Giannantonio Scorfani.
Cenni storici sull’autore della commedia
Antonino Russo Giusti (Catania, 23 febbraio 1876 – 28 settembre 1957) è stato un drammaturgo italiano. Dopo aver trascorso l’infanzia a Belpasso, intraprese gli studi classici a Catania e si laureò in giurisprudenza. Successivamente si dedicò all’attività forense. Fu direttore artistico del teatro comunale “Coppola” di Catania, nel quale venne rappresentata la sua prima opera in siciliano, L’eredità dello zio canonico, a cui seguì nel 1920 U Spirdu, musicata da Francesco Paolo Frontini e diretta da Gaetano Emanuel Calì. Nel 1923 Tommaso Marcellini rappresentò per la prima volta in Italia al teatro comunale di Trapani L’eredita dello zio canonico col titolo siciliano U tistamentu di lu ziu canonicu. Un’altra commedia, Il biberon di papà, venne portata in giro per I’ltalia e anche all’estero dal Marcellini, col titolo siciliano A sucarola du papà. In seguito scrisse Un autore di assalto, passando alla commedia italiana di stampo pirandelliano. Scrisse in tutto 27 opere teatrali, Angelo Musco acquisì i diritti d’autore de L’eredità dello zio canonico, e divenne il protagonista dell’omonimo film del 1934 e anche di “Gatta ci cova”.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto