Svolta nelle indagini per svelare il mistero del cadavere della giovane donna, in avanzato stato di putrefazione, rinvenuto domenica pomeriggio nelle campagne di Bronte. I Carabinieri della Compagnia di Randazzo e della locale Stazione, infatti, sono riusciti a risalire alla sua identità. In verità il nome non è stato ancora reso noto, ma la nazionalità e l’età si. Si tratta di una rumena di 35 anni. Il quadro è diventato all’improvviso limpido ieri mattina, quando presso la caserma di Bronte si è presentata una rumena per denunciare che da diversi giorni non si avevano più notizie della figlia. Dai racconti dell’anziana signora e dalle descrizioni fornite tutto lasciava presagire che si trattasse proprio della giovane rinvenuta in contrada Cuntarati, abbandonata in balia degli animali ai bordi di una stradella secondaria, a circa 50 metri dall’incrocio con la provinciale Bronte – Adrano. A questo punto le indagini, fino ad allora senza un punto di riferimento preciso, si sono dirette in un’unica direzione. Una interminabile serie di persone di nazionalità rumena è finita in caserma, con i carabinieri che hanno cominciato ad interrogarle una ad una anche più volte. Presso la Compagnia di Randazzo è arrivato anche il sostituto procuratore della Repubblica preso il Tribunale di Catania, Alessia Miniò, che ha coordinato le indagini e gli interrogatori. Sui retroscena svelati e su cosa abbiano questi detto, i carabinieri però mantengono il più assoluto riserbo. La sensazione, tuttavia, è che i militari dell’Arma, dichiarazione dopo dichiarazione, siano riusciti a ricostruire l’accaduto, dimostrando che la morte della donna non sarebbe avvenuta per cause accidentali. Certo, questo lo confermerà ufficialmente l’autopsia effettuata ieri sera, i cui esiti non sono ancora noti, ma gli investigatori ormai stanno indagando per risolvere un caso di omicidio. Oggi ne sapremo sicuramente di più, anche perché fino a tarda sera gli interrogatori sono continuati. Ci sono rumeni che sono entrati in caserma e non sono più usciti, ma non ci sono notizie ufficiali di fermi o di arresti. Quasi certamente ci sono dei sospetti da parte degli investigatori, che adesso avrebbero delle persone con cui confrontare le tracce rinvenute, per esempio, nella coperta con cui è stato avvolto il cadavere della donna. Insomma, i carabinieri sembrano essere pronti a risolvere un mistero che ha turbato la laboriosa cittadina brontese, diventata suo malgrado teatro di un episodio brutto al di là del fatto che si tratti di omicidio, di occultamento di cadavere o, ancora peggio, di entrambi i reati.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 15-07-2009