Il territorio colpito dalla grandine a Pasquetta è più vasto di quello che si potesse immaginare. Oltre a Maletto e Maniace, anche un grosso fazzoletto di territorio di Bronte è stato flagellato dal maltempo. E purtroppo si tratta del versante dell’Etna a sud-est dell’abitato. ovvero del versante famoso perché ricco di preziosi pistacchieti. E siccome questo è l’anno di raccolta, la grandine ha provocato ingenti danni.A sentire gli agricoltori circa il 15% del raccolto è andato distrutto, dato confermato anche dall’assessore comunale all’Agricoltura, Nunzio Castiglione: «Attendiamo dati più certi – afferma – ma difficilmente gli agricoltori si sbagliano. Le piante sono state colpite irrimediabilmente dalla grandine. Le zone più danneggiate sono quelle attorno le contrade di Cippollazzo e Passo Zingaro». «I dati rilevati dai componenti dell’Aipa (Associazione interpoderale produttori agricoli Bronte Adrano) – conferma il consigliere comunale, Vincenzo Sanfilippo – confermano che, più o meno, il 15% di pistacchio è andato perduto. Purtroppo, i chicchi di grandine erano così grossi da strappare del tutto i germogli». Il sindaco Pino Firrarello, informato della calamità, ha subito attivato gli uffici comunali: «Stabilita con esattezza l’entità dei danni ci muoveremo di conseguenza – ha affermato – . Certamente il pistacchio di Bronte e i produttori devono essere tutelati con tutti gli strumenti previsti dalla normativa». Per avere un’idea dell’ammontare dei danni ricordiamo che Bronte, con oltre tremila ettari di coltura, rappresenta l’area di coltivazione principale di pistacchio d’Italia, con una produzione dalle caratteristiche uniche che ne fanno un prodotto di nicchia di grande valore. A Bronte, ogni 2 anni, se ne raccolgono oltre 30mila quintali: una ricchezza di quasi 15 milioni di euro che rappresenta poco più dell’1% della produzione mondiale.
Fonte “La Sicilia” del 28-04-2011